"Alla luce di quanto esposto, può quindi concludersi che il ricorso della Juventus e le doglianze ivi contenute, sotto qualsivoglia prospettiva le si esamini, non solo non possono essere portate all’attenzione del Collegio di garanzia dello sport, giacché inammissibili, ma può, altresì, affermarsi che le stesse non possono più essere oggetto di delibazione alcuna da parte del sistema di giustizia sportiva". Queste le motivazioni scritte nella sentenza del Collegio di garanzia che ha dichiarato inammissibile il ricorso con cui il club di Andrea Agnelli chiedeva la revoca dello scudetto 2006 assegnato all’Inter per i noti fatti di Calciopoli.

"Il Collegio presieduto da Franco Frattini, nelle motivazioni, dichiara inizialmente la sua incompetenza e sostiene che la Juve, di fronte al rigetto del Tnas, avrebbe dovuto rivolgersi a suo tempo all’Alta corte di giustizia - spiega la Gazzetta dello Sport -: 'Non è concepibile che la società tenti di ovviare a questa omissione a distanza di più di sette anni'".

Ed è arrivato anche il commento a corredo dell'avvocato Roberto Argeri di Cleary Gottlieb che ha difeso l’Inter: "Il Collegio di garanzia dello sport è l’organo di ultima istanza della giustizia sportiva: è stata messa la parola 'fine', anche in ambito sportivo, alla lunghissima controversia".

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Sezione: News / Data: Mer 29 maggio 2019 alle 11:38 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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