Domenica l'Inter ha toccato il fondo del pozzo del film "i Goonies" (e quello era un pozzo molto profondo). La situazione è sotto gli occhi di tutti e non paiono esserci soluzioni immediate. Moratti chiede ai suoi di "metterci l'anima", ma ha scelto da qualche tempo di non mettere più il grano. Decisione legittima, presa da un presidente che ha speso oltre un miliardo di euro per
far bella la sua squadra. Però c'è dell'altro. C'è che i tifosi vogliono la verità: se la società ha deciso di sposare il termine "ridimensionamento" deve essere chiara con chi la sostiene. Se invece non ha alcuna intenzione di smobilitare lo deve dimostrare. Il mercato invernale appena concluso dice che Moratti al momento ha un unico obiettivo: abbattere i costi... costi quel che costi. Il risultato è che il club viene affidato alle mani del destino. Il terzo posto è ancora possibile, ma solo se la fortuna strizza l'occhio. Ranieri aveva chiesto una cosa sola: "Tenetemi Motta". Gliel'hanno venduto come si fa con il caviale sottobanco ("Dottò Leonardo, venga nel retrobottega che c'ho un Motta d'annata e il sor Claudio non vede..."). Da quando l'italo-brasiliano non c'è più sono state solo mazzate. Forse è un caso, forse per davvero è stato Motta a chiedere di essere ceduto, ma allora la questione è un'altra: perché i giocatori dell'Inter appena possono tentano la fuga? Un conto è andare al Real Madrid, altra cosa è il Psg. Servono idee chiare e qualcuno che le comunichi all'esterno. Oriali? Troppo tardi, ormai le parti sembrano troppo distanti. Servono anche quattrini freschi: chissà che a giugno arrivi qualcuno dall'est a dare una bella mano (qualcuno di quelli che trattano oli e gasoli...).

Sezione: News / Data: Mar 07 febbraio 2012 alle 00:35 / Fonte: Fabrizio Biasin per Tuttomercatoweb.com
Autore: Fabrizio Romano
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