"E' chiaro che se si dovesse andare a una riduzione delle squadre, di conseguenza andrebbe rivisto il meccanismo di retrocessioni e promozioni. Una A a 18 sarebbe possibile solamente con una sola retrocessione diretta in B, altrimenti si rischierebbe di avere una forte instabilità". Questo quanto ha dichiarato Maurizio Beretta ai microfoni della Gazzetta dello Sport. "Con una sola retrocessione ci avvicineremmo al sistema della Nba, con maggiori certezze di ricavi e una prospettiva più lunga nella commercializzazione dell’offerta del campionato. Ma la Serie A è di per sé attrattiva. L’esempio è Juve-Roma: partita bellissima, in uno stadio moderno, acquistata da 52 licenziatari in 200 paesi. In questi anni sia la corsa ai primi posti che la lotta-salvezza si sono decise alla fine. C’è un consolidamento degli spettatori tv: ogni giornata oltre 9 milioni di persone seguono le dirette in pay della A, il dato cumulato è di 350 milioni nell’arco della stagione. Inoltre, c’è una crescita contenuta di presenze negli stadi, con una media di 24mila spettatori, quasi il 3% in più del 2012-13. Il calcio in Italia continua a essere un fenomeno di grande mobilitazione: 25,5 milioni di italiani sopra i 14 anni sono interessati a seguire il calcio; 18,1 milioni fanno il tifo per una squadra di A".

Sezione: News / Data: Sab 11 gennaio 2014 alle 11:13 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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