Il procuratore Antonio Gialloreto ha parlato a TMW della situazione del suo assistito Andrea Adorante, appena operato per un grave infortunio al legamento crociato di un ginocchio. "Ora deve pensare solo a quello. E a tornare più forte di prima - dice - E' una prima punta molto dinamica, un giocatore che a differenza di molte prime punte statiche partecipa anche al gioco. E' anche molto generoso, caparbio e si mette al servizio della squadra. E' più uno alla Cavani che alla Icardi, per intenderci, però in area di rigore fa gol in tutti i modi. Lo si può notare dalle marcature di questa stagione: in rovesciata, di testa, ma anche da opportunista. Il suo piede preferito è il destro ma gioca bene anche col sinistro. Senza infortunio, quasi certamente sarebbe entrato a San Siro contro l'Eintracht. Contro il Rapid Vienna andò in panchina, peccato".

Facendo un salto nel passato, l'avvocato Gialloreto ricorda come Adorante è arrivato all'Inter. "Era il fiore all'occhiello del settore giovanile di quel Parma che poi fallì. Si ritrovò senza contratto e con tanti club interessati a lui ma quando arrivò la chiamata dell'Inter non ci pensò due volte perché è tifoso nerazzurro. Futuro? Ad oggi bisognerà parlare con la società per capire quale è la loro idea sul recupero. Senza spingere troppo, a luglio potrà tornare a fare la preparazione e a settembre in campo. Sarà l'Inter a decidere se farlo allenare ancora alla Pinetina o mandarlo in prestito. Adesso, Adorante deve solo pensare al recupero. E a null'altro".

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Sezione: News / Data: Ven 29 marzo 2019 alle 11:49
Autore: Mattia Todisco
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