ZLATAN IBRAHIMOVIC ★★★★ - "Antico, libero nord dalle alte montagne, silenzioso, magnifico e pieno di gioia". Un Ibra da brividi quello che nel nuovo spot della Volvo reinterpreta l'inno nazionale svedese. Tra foreste e montagne innevate, laghi di ghiaccio e paesaggi sublimi, lui s'aggira di notte ed accende falò, nuota in acque gelide, perseguita un povero cervo, salvo poi risparmiarlo (fosse stato Guardiola...), giura amore eterno al suo Paese. "Voglio vivere e morire in Svezia", dice Zlatan, che sin da bambino sognava di guidare quell'auto.

ROBERT LEWANDOWSKI ★★★ - Meno fortunato l'attaccante del Borussia Dortmund, già promesso al Bayern Monaco per giugno. I tifosi gialloneri non gli hanno perdonato il tradimento, così c'è chi ha pensato addirittura di vendicarsi rubando le ruote della sua Porsche Cayenne. L'auto, sprovvista di tutte e quattro le gomme, è stata trovata in equilibrio su dei mattoni. Jurgen Klopp divertito: "Avrei dovuto farlo anche con Götze".

AUTISTA DEL SASSUOLO ★ - "Il mio sogno è arrivare a San Siro per la sfida con l'Inter e fare un parcheggio perfetto". Lo aveva detto l'incauto guidatore del pullman che ha accompagnato la squadra di Malesani fino all'epico ingresso nel garage di San Siro. Una manovra forse un poco frettolosa che costringerà il presidente Squinzi a mettere mano al portafogli per risistemare la fiancata. A proposito, anche il numero uno degli emiliani da mesi e mesi cullava il desiderio di battere i nerazzurri all'esordio alla 'Scala del Calcio'. L'importante è averci creduto.

PIRLO-LICHTSTEINER ★★ - Settimana delicata in casa Juve dopo il pareggio rimediato a Verona che ha fatto imbestialire Antonio Conte. Al tecnico non è piaciuto il modo in cui la squadra non ha saputo gestire il doppio vantaggio, lasciandosi addirittura raggiungere in pieno recupero dal 2-2 di Juanito Gomez. Problemi d'intesa in partita anche per Pirlo e Lichtsteiner, meno incisivi rispetto al solito nonostante per tutta la settimana si fossero allenati benissimo con il pepe e il formaggio a tavola.

MARCELLO NICCHI ☆☆☆☆☆ - "In Verona-Juve la direzione di gara è stata corretta: i calci di rigore richiesti dall'Hellas erano inesistenti, i gol in fuorigioco dei bianconeri non vengono considerati errori". Parola del presidente dell'Associazione Italiana Arbitri, puntualissimo ed attento anche nel portare alla luce il caso dei numerosi, seppur presunti, rigori negati all'Inter durante l'arco della stagione: "Una casualità che non ne siano stati assegnati. È possibile che ci siano stati errori, ma un arbitro non vede lo score di ciascuna squadra". Ora siamo più sereni.

Sezione: La Rubrica / Data: Mer 12 febbraio 2014 alle 00:30
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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