"Lo scudetto è un sogno per me e i miei compagni. E per i tifosi anche di più. Stiamo parlando di una città che vive di emozioni. Tutti qui conservano il ricordo dei campionati vinti ai tempi di Maradona. Vincere lo scudetto, dopo Diego, sarebbe un traguardo incredibile". Parole e pensieri di Mario Rui, terzino del Napoli, intervistato dal quotidiano portoghese A Bola. "Ma vogliamo arrivare fino in fondo anche in Europa League. A Napoli si vive con un po' di pressione, ma non troppa. Bisogna conviverci. Vogliamo migliorare e dare una gioia ai tifosi del Napoli. Loro sanno di aver vinto i titoli quando c'era un genio e al giorno d'oggi altri Maradona non ci sono, ma abbiamo una grande squadra".

Oggi alle 18 la sfida contro l'Inter con l'obiettivo sorpasso: "Abbiamo cominciato forte - ha spiegato Mario Rui sul cammino stagionale -, la prima metà di campionato è stata ottima. La sconfitta con l'Inter poi ha cambiato le cose, anche perché abbiamo avuto tanti problemi fisici e di Covid-19. Per un mese e mezzo abbiamo avuto fino a 14 indisponibili. È stata dura, ma la squadra ha resistito, non è caduta a pezzi e non era semplice. Siamo stati squadra, abbiamo dato tutti qualcosa in più nell'emergenza. Con tutti in condizione possiamo fare bene. Il campionato è aperto, anche perché prima del ko con l'Inter eravamo noi in vantaggio. Ora i nerazzurri hanno perso il derby e con noi potrebbero perdere altri punti. Il mese di febbraio sarà importante da questo punto di vista".

Tornando invece allo scudetto del 2018 perso dopo le polemiche di Inter-Juventus a San Siro: "Ci fu molta frustrazione perché c'eravamo vicinissimi. Non ci siamo riusciti non solo per la sfortuna, altri fattori condizionarono la cosa. È stato un peccato, sentivamo di avere tutte le condizioni. Fosse contato solo il campo, avremmo vinto noi. Quell'anno eravamo molto forti, c'era giocatori giovani e d'esperienza, con grandi carriere davanti".

Sezione: L'avversario / Data: Sab 12 febbraio 2022 alle 15:59
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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