Al termine della partita contro l'Inter, chiaramente rammaricato per com'è finita, l'allenatore del Verona, Paolo Zanetti, si presenta nella sala conferenze: 

Serviva una grande prestazione e c'è stata. Qual è il rammarico? 
"Il rammarico nasce dal risultato e basta. Abbiamo fatto una partita incredibile. Gli episodi hanno fatto la differenza. Sono stra convinto di dare fiducia a questa squadra. Su 9 partite almeno 7 le abbiamo meritate di vincere. Dobbiamo essere lucidi e avere fiducia. Oggi ho preso i complimenti dal mister avversario e dai giocatori dell’Inter, ma esco con 0 punti. Il giramento di scatole è enorme. Sono contentissimo che Giovane sia arrivato al gol, la gente ci ha applaudito. Hanno percepito che abbiamo dato tutto, hanno visto una bella partita. Questa squadra merita grande fiducia".

Come ti spieghi il giallo a Bisseck da ultimo uomo?
"A livello tecnico dicono che la palla stava andando lateralmente sull’esterno. Ma con la velocità di Giovane quella palla la riprendeva e andava in porta. Era una situazione pericolosissima. Ma non abbiamo perso per questo".

Il fuoco arde sempre dentro di te?
"Il fuoco arde ed è sempre acceso. Devo essere sempre al massimo. Sento che i ragazzi mi seguono e hanno bisogno di me. Non dimentichiamo da dove partiamo, non perdiamo fiducia anche se siamo arrabbiati. Abbiamo tutti a cuore questa maglia e questa piazza. Siamo una squadra a cui non manca nulla per arrivare al nostro obiettivo. Dobbiamo ribellarci alle emozioni negative e fare di più".

Spendiamo due parole per i singoli, per esempio Belghali?  
"Ci ho pensato fino all’ultimo se schierarlo o meno perché è diffidato ma dovevamo mettere in campo la miglior squadra. È arrivato in sordina, ma ha qualità quando attacca ed è ordinato quando difende. Ne aggiungo un altro, Bella-Kotchap, non gli manca nulla. Non fa nemmeno fatica. Oggi abbiamo visto un Giovane in versione fenomeno in certe situazioni".

Sezione: L'avversario / Data: Dom 02 novembre 2025 alle 15:45 / Fonte: dall'inviato
Autore: Riccardo Despali / Twitter: @RiccardoDespali
vedi letture
Print