E' ancora amaro il ritorno a San Siro di Gian Piero Gasperini, che con la sua Atalanta deve arrendersi a un'Inter più forte. Finisce 3-2 a San Siro, un risultato indirizzato dall'inizio choc di partita dei bergamaschi, colpiti a freddo due volte in tre minuti. Come spiega il tecnico della Dea dopo aver preso posto nella sala conferenze dello stadio. Ecco le sue dichiarazioni raccolte dall'inviato: 

Le tre italiane in finale nelle Coppe quanto certificano la crescita della Serie A e quanto danno valore alla vostra qualificazione europea?
"E' l'argomento della stagione, io non sono la persona più adatta per dare aggettivi. Sono molto soddisfatto ma non tutti la vedono così, lo capisco. Si sono create polemiche anche dopo pareggi o vittorie strette. Il campionato italiano è cresciuto nelle squadre di seconda e terza fascia, hanno portato via punti a tutti, noi compresi. Siamo sempre stati nella zona alta della classifica, questo non è così dovuto: io sono soddisfatto, questa qualificazione vale più di quella degli altri anni".

Lei ha fatto miracoli, quanti ne farà ancora?
"No, li ha fatti uno che hanno crocefisso duemila anni fa (ride, ndr). Col club ho un rapporto straordinario, una riconoscenza e un rispetto grandi. Non ci sarà mai un conflitto, poi dopo c'è il calcio dove ci sono visioni diverse; mi sono sentito fuori luogo, forse è arrivato il momento... Dovremo valutare insieme, con l'affetto che ci lega". 

Cosa è successo nei primi 10'? Come l'ha vista la gara?
"Due gol in 3' non ci era mai successo, uno sì. Due hanno complicato la partita, l'Inter è partita con una adrenalina fantastica e ha fatto delle cose che non siamo riusciti a reggere. Poi abbiamo preso le misure giuste sugli attaccanti, riaprendola. Con i cambi non siamo mai riusciti a dare una accelerata, questo è il cruccio della stagione. E' arrivato il 3-1 che ha chiuso la partita, ma noi non siamo mai morti. Abbiamo cuore, siamo sempre stati con le big e ora siamo in Europa League. Ho tanta riconoscenza verso il nucleo dei giocatori con cui lavoro da anni". 

Come vedi l'Atalanta nell'ultima partita?
"Il traguardo è lì, dipende da noi, è la cosa migliore che ci potesse capitare. Domenica sappiamo benissimo che il risultato sarà fondamentale per chiudere una stagione dove sono molto soddisfatto". 

Guardiola disse che affrontare  l'Atalanta era 'come andare dal dentista', che partita sarà la finale?
"Può anche estrarre un dente (ride, ndr). L'Inter è la squadra peggiore per il City da incontrare perché ha le caratteristiche per mettere in difficoltà una squadra fortissima, indicata come la iper-favorita. E' una finale, l'Inter abbina forza e qualità". 

Sezione: L'avversario / Data: Sab 27 maggio 2023 alle 23:48 / Fonte: dall'inviato a San Siro
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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