Al momento, c'è già un primo forfait: quello di Giampaolo Pazzini, che ha dovuto lasciare il ritiro dell'Italia di Prandelli di Coverciano per i postumi del problema al calcagno rimediato durante la sfida di Champions con il Cska. Scende pertanto a dieci il numero dei giocatori dell'Inter al momento fuori per via degli impegni delle rispettive Nazionali: da Dejan Stankovic, che domani affronterà con la sua Serbia proprio l'Italia a Belgrado, passando per Muntari e Obi impegnati con Ghana e Nigeria, fino a Yuto Nagatomo atteso da due gare con il Giappone di Zaccheroni e i sudamericani Julio Cesar, Forlan e Alvarez: per gli ultimi quattro è già tempo di qualificazioni ai prossimi Mondiali in programma in Brasile. Senza dimenticare i convocati dalle Under Caldirola, Faraoni e Crisetig.

Già, le Nazionali: solitamente, le pause per gli impegni delle selezioni rappresentano un motivo, per così dire, di ansia, nei dintorni di Appiano Gentile. Perché solitamente i giocatori che devono lasciare temporaneamente il gruppo dell'Inter per rispondere alle convocazioni, sono un bel numero, dove rientrano quelli che sono gli elementi di maggior rilievo della formazione. Questa volta, però, i Commissari tecnici sono stati un po' più clementi: infatti, il numero di partenti per le gare d'inizio ottobre si è ridotto in maniera anche considerevole, e soprattutto le scelte dei ct hanno risparmiato, per via degli infortuni ma anche per scelte tecniche, gente come Sneijder, Maicon, Motta, Ranocchia, Milito e Cambiasso. Una cosa importantissima per Claudio Ranieri, il nuovo mister che può sfruttare al meglio questo momento per poter lavorare al meglio col gruppo e spiegare dettagliatamente il suo calcio. Fondamentale, come già abbiamo avuto modo di dire, sarà avere a disposizione Sneijder, che dopo la pausa tornerà a meno di cataclismi a disposizione del tecnico: da lui passerà probabilmente molto del nuovo corso nerazzurro. Ranieri potrà anche intavolare un primo confronto coi giovani Coutinho, Poli e Castaignos, al fine di responsabilizzarli e renderli parte integrante del suo progetto.

In quanto ai giocatori lontani, gli auspici sono fondamentalmente due: che possano togliersi più soddisfazioni possibili, ma anche e soprattutto che tornino a casa senza infortuni. Sì, perché i maggiori motivi d'ansia sono sempre legati ad eventuali contraccolpi fisici, l'unica cosa davvero da non augurarsi in un momento come questo, soprattutto perché tutti i convocati hanno sostanzialmente un motivo valido per confermarsi, come Obi (squalifica a parte), o come lo stesso Muntari che a Bologna aveva fatto vedere qualcosa d'interessante durante la sua presenza in campo; oppure, per cercare riscatto dopo un primo mese non brillantissimo, come Forlan o Alvarez. Uno stop per infortunio sarebbe quanto di meno augurabile per loro e per Ranieri, visto il momento delicato della squadra. Adesso ci sono le Nazionali ma dopo martedì sarà nuovamente testa al campionato, e l'apporto di tutti, ma proprio tutti, sarà decisivo per risalire la china.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 06 ottobre 2011 alle 12:35
Autore: Christian Liotta
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