Nel corso della sua permanenza milanese, Ronaldo si presenta anche negli studi della Rai per il programma di Fabio Fazio 'Che tempo che fa'. L'ex attaccante dell'Inter esordisce esprimendo la sua felicità per il ritorno in Italia, "dove mi trattano sempre molto bene. E' come tornare a casa, sono stati sette anni belli". Dopo una citazione di Jorge Valdano che lo riguarda, si parla del clima in Brasile: "Fa molto caldo, però se mi metto in costume si vede la pancia e sono stanco...".

Ma Ronie si rivede ogni tanto? "Sì, ogni tanto guardo sul web le giocate e i gol. Ora gioco più spesso a tennis, perché mi sono fatto tanto male e non gioco più a calcio. Faccio il dirigente con la mia squadra dei Fort Lauderdale Strikers (compagine della NASL, campionato statunitense, ndr), è molto divertente e direi che mi merito di stare vicino a Miami dopo aver sofferto il freddo di Eindhoven. Solo in Cina si gioca a calcio più che negli Usa, anche perché c'è più gente; ora in Cina sto andando parecchio, ho fatto una scuola calcio col mio nome. Devono imparare tanto ma stanno facendo tantissimi investimenti sul calcio". 

Ronaldo si lascia andare anche ai ricordi dell'adolescenza: "Giocavo in una squadra di un barrio di Rio de Janeiro, da lì sono partito a giocare sul campo. All'epoca pensavo solo al pallone, poi dopo ho cominciato a pensare ad altre cose, ma ora ho 4 figli e a 40 anni non faccio più certi pensieri", aggiunge ridendo. Lionel Messi e Zlatan Ibrahimovic lo hanno eletto come idolo, ma perché Ronie è stato il migliore di tutti? "La mia ambizione non è mai stata essere il migliore, ho cercato di migliorare ogni giorno giocando a pallone. Ho lavorato tantissimo, da sempre ho fatto il calciatore. Una volta ho visto un'intervista di Zico, che non era bravo col sinistro; lui stava ore e ore a calciare col sinistro e ho iniziato a fare come lui per migliorare il mio mancino". Viene poi riproposto il magico gol siglato a Compostela con la maglia del Barcellona: "In questo gol è stata bella la reazione di Bobby Robson, una persona molto perbene, che si mise le mani in testa incredulo per quella rete. Lo dedicherò sempre a lui".

Cosa succede nella vita del Fenomeno quando si smette? "Io mi sono preparato per quel momento, da tanto soffrivo di dolori un po' dappertutto. Ho studiato parecchio per andare avanti, perché quando finisci di giocare a 35 anni hai ancora tutta la vita davanti. Ho aperto un'agenzia di pubblicità iniziando a fare progetti legati al calcio". A proposito della questione Francesco Totti Ronaldo aggiunge: "Sta a lui decidere se andare avanti, io non sono andato avanti perché dopo i guai alle ginocchia è arrivata la pubalgia e a quel punto, piuttosto che andare sotto i ferri un'altra volta, ho preferito dire basta. Ci sono però dei fastidi non verificabili d'impatto, come quelli ai gemelli del polpaccio. Scuse? Mai usate, a parte forse quella del Carnevale". 

Si parla poi della cena con Massimo Moratti: "E' stato bellissimo, non lo vedevo da molto tempo. La nostra storia si è interrotta in maniera brutta perché lui preferì Hector Cuper a me. Ho sempre ritenuto assurdo prendere certe decisioni, ma con Cuper non ho mai legato. Eppure con lui facevamo saune e chiacchierate insieme, come altri giocatori. Forse non ce la facevo più a vederlo in sauna". Nell'Inter di quest'anno, però, Ronaldo potrebbe dire la sua, stuzzica Fazio: "Ma se peso 100 chili... Io faccio sport tutti i giorni, poi l'ho fatto per 20 anni e mi sono operato ovunque". Sul campionato italiano: "E' migliorato il livello, ci sono quattro squadre che possono contendersi il titolo. La Juve è sempre forte, l'Inter è in condizione, poi Napoli e Fiorentina stanno facendo bene. Sono squadre che negli anni scorsi non erano in grado di competere".

In conclusione, Ronaldo concede un autografo al conduttore su un pallone SuperTele.  

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 21 febbraio 2016 alle 21:22
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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