Meraviglioso. Essenzialmente, semplicemente meraviglioso. Quello che ha fatto la Primavera di Bernazzani è stato un capolavoro che rimarrà scolpito nei colori dell'Inter, perché a livello giovanile come a livello di prima squadra, battere il Milan e farlo così diventa automaticamente indimenticabile, per chi l'ha vissuta. Un 4-3 di tutto cuore, di straordinaria intensità, un premio a una squadra di lottatori che con mille difficoltà e crampi come se piovesse hanno gettato il cuore oltre l'ostacolo. Un trionfo, una notte fantastica per chi segue un gruppo di ragazzi meravigliosi che sentono l'Inter dentro, la vivono con passione. Lo vedi negli occhi di capitan Romanò, nella determinazione di Longo, nell'urlare 'Forza Inter' a raffica di Alborno. Questa è la qualità più bella di una squadra meravigliosa che ora vuole andare a coronare un sogno, per far diventare campione anche il nostro Di Gennaro: un portiere fantastico che ha vissuto, invece, una serata da incubo. Siamo tutti con lui.

Il verdetto che viene fuori è di un'Inter compatta, forte, ancora una volta superiore. E che nei derby non ha lasciato neanche le briciole ai rossoneri. Adesso, però, un imperativo: puntare su Samuele Longo. Una tripletta mostruosa, una superiorità netta rispetto a tutti che si nota da lontano. Quella che a livello giovanile distingue i buoni talenti di oggi dai campioni del domani. Longo è in comproprietà con il Genoa, ma neanche ci si azzardi solo a pensare di poterlo perdere. Bisogna credere in lui, magari anche mandarlo in prestito dove possa esplodere o tenerlo, ma comunque investire con decisione sulle qualità di questo ragazzo dalle potenzialità strepitose. Ricordate cosa disse Moratti in un pomeriggio estivo? "Pato? No, noi abbiamo Balotelli". Non era così lanciato, lo conoscevano in pochi. Il messaggio oggi è lo stesso, anche se non dalla bocca del presidente. In mezzo a tutti questi nomi costosissimi, vale la pena ricordare che... "noi abbiamo Longo!"

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 07 giugno 2012 alle 01:28
Autore: Fabrizio Romano
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