L'Inter non fa punti in trasferta dal lontano 24 novembre. A Bologna, finì 1-1, poi solo sconfitte. Fino a quel punto, lontano dal Meazza, i nerazzurri non avevano mai assaporato la sconfitta, da quel momento zero punti. Ko in serie con Napoli, Lazio Udinese (Tim Cup), Genoa e Juventus. Una cura dimagrante che ha inciso notevolmente sull'attuale posizione di classifica. E però al Franchi, c'è la possibilità di riscatto, in tutti i sensi.

LA TATTICA – Mazzarri sa che stavolta non si può fallire e allora, acciacchi o meno, torna ad affidarsi agli uomini di maggior sostanza. Dietro confermato Samuel, in mezzo si tenterà fino all'ultimo il recupero di Cambiasso ed Hernanes, mentre davanti al 99% il tandem offensivo sarà formato da Palacio e Milito. Ancora panchina, quindi, per Campagnaro, D'Ambrosio, Botta e Icardi. Nemmeno convocato Kovacic per la ferita al ginocchio.

GLI AVVERSARI – Montella, viste le assenze di Borja Valero (squalificato) e Savic, potrebbe optare per uno schema speculare a quello del collega nerazzurro. Riecco la difesa a tre, quindi, con Diakité e Compper ai fianchi di Rodriguez. Torna in regia Pizarro, affiancato presumibilmente dall'ultimo arrivato Anderson e da Mati Fernandez, visto che Aquiliani potrebbe rischiare una ricaduta dopo gli sforzi in Tim Cup. In attacco, certo del posto Matri, poi Joaquin pare in vantaggio su Ilicic.

I PERICOLI – Cuadrado è senz'altro l'arma più importante a disposizione di Montella. Con la sua rapidità, il colombiano potrebbe rivelarsi devastante per il dirimpettaio Nagatomo, specie se il giapponese non sarà supportato da Juan Jesus. Per il resto, è tutta la squadra viola ad avere le armi per far male all'Inter, come dimostra la gara dello scorso anno. Mario Gomez è pronto, ma partirà dalla panchina: per lui si prevede qualche minuto nel finale.

DOVE COLPIRE – Con Tomovic in dubbio e Savic ai box, la difesa di Montella non si considera impermeabile e l'Udinese martedì scorso ha infatti sfiorato più volte il gol, mandando in estremo affanno tutto il pacchetto arretrato viola. L'Inter potrebbe inoltre sfruttare la propensione offensiva degli esterni di casa per ribaltare velocemente il fronte di gioco e andare a far male a un Neto non sempre convincente.

OCCHI PUNTATI SU... – Guarin. Il buon Fredy ha dimostrato che, se vuole, sa e può essere decisivo. L'ex Porto ha tutto per diventare un pilastro della Serie A, come sa bene Conte, che lo insegue da un paio d'anni e l'aveva quasi intercettato a gennaio. Al Franchi, servirà tutto il suo estro e la sua fisicità per prevalere in mezzo al campo e colpire la difesa avversaria.

PROBABILI FORMAZIONI:

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 15 febbraio 2014 alle 08:15
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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