“La prima cosa di cui abbiamo bisogno è un centrocampista difensivo forte, uno alla Davids, alla Gattuso: pressing, corsa, agonismo”. Più chiaro di così, Erick Thohir non poteva essere. Il profilo è delineato, anche se non combacia perfettamente con quello indicato pochi giorni fa da Walter Mazzarri, quel centromediano metodista alla Luiz Gustavo di cui l’allenatore ha parlato durante la conferenza stampa post-season. Al di là della definizione, l’unica certezza è che, con Cambiasso lasciato libero, manchi quella figura che si piazzi davanti alla difesa e la protegga con intelligenza tattica, corsa e muscoli. Candidature ce ne sono, più o meno credibili, ma al momento non c’è ancora un prescelto.

POCA CONVINZIONE - Sembrava ci fosse, vale a dire Nilton, addirittura il mediano del Cruzeiro è stato a Milano per chiudere il discorso accompagnato dal ds Mattos, ma alla fine è saltato tutto. Situazione piuttosto contraddittoria, che evidenzia un aspetto significativo: la scarsa fiducia dell’Inter in questa operazione (se davvero fosse il profilo giusto, non si tentennerebbe così sulla questione economica), probabilmente suffragata dalle condizioni non ottimali del ginocchio di Nilton. Probabile che Ausilio, un po’ come avvenuto con Guarin, volesse prendere il brasiliano a condizioni molto favorevoli giustificando la scelta con le perplessità di natura fisica che lo accompagnavano. Il tentativo però è andato a vuoto e la reazione infastidita del Cruzeiro non è certo il miglior spot internazionale per il club nerazzurro. Non è detto, comunque, che questo sia un capitolo chiuso come fatto intendere dai sudamericani. Se ci fossero passi in avanti, se ne potrebbe parlare ancora.

TUTTI CONCORDI - Intanto però è chiaro che Ausilio debba orientarsi su un’alternativa. Il nome più in auge in questo momento è quello di Valon Behrami, che piace a Mazzarri e soddisfa i requisiti alla Gattuso indicati da Thohir. Peccato però che la richiesta parta da 8 milioni di euro, cifra esorbitante per un giocatore 29enne non indispensabile per il progetto tecnico di Benitez. De Laurentiis ha mostrato disponibilità a parlarne, ma il nodo è sempre di natura economica. Se le pretese venissero abbassate o si discutesse addirittura sulle basi di un prestito (oneroso) con diritto di riscatto, l’operazione si concretizzerebbe facilmente. Ma siamo ancora ai preliminari e lo svizzero non è l’unica ipotesi da prendere in considerazione, per quanto la più credibile per ovvi motivi.

ALTERNATIVE COMPLICATE - Sulla lista di Ausilio ci sono anche i soliti John Obi Mikel, Javi Garçia, Granit XhakaMario Suarez, ma per una ragione o per l’altra al momento non sembrano agevolmente raggiungibili. I primi due hanno un valore di mercato molto alto anche se il loro malcontento potrebbe semplificare un’eventuale trattativa. Il centrocampista del Moenchenglandbach non è sul mercato (dichiarazioni del club di poche ore fa) mentre per il mediano dell’Atletico Madrid vice-campione d’Europa il costo dell’operazione rischia di essere troppo oneroso, di certo non si potrebbe neanche abbozzare l’idea di un prestito. Il tutto, senza escludere il possibile inserimento di una contropartita tecnica come Alvarez, che ai Colchoneros non dispiace affatto, o un nome nuovo poco pubblicizzato dai media con cui però i discorsi sono già avanzati. Behrami in pole position, dunque, perché ci sono il placet dell’allenatore, la disponibilità del presidente e la volontà del giocatore stesso. Ma se da Napoli non giungessero segnali di apertura, anche il suo nome, così come quello di Nilton, verrebbe barrato in rosso. E il tempo stringe.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 26 maggio 2014 alle 16:15
Autore: Redazione FcInterNews.it
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