Seconda finale di Champions in tre anni. Ci racconta le sue sensazioni? A rispondere è il presidente dell'Inter, Beppe Marotta che, dopo essere intervenuto in conferenza stampa durante l'Inter Media Day che apre la settimana verso Monaco, si ferma anche ai microfoni di Sky Sport: "Sicuramente sono sensazioni positive che conciliano il grande orgoglio di rappresentare l'Italia calcistica per la seconda volta in tre anni con un gruppo e una società molto forti che meritano questo ruolo. Questa volta vogliamo andare con la consapevolezza di recitare un ruolo di attori principali. Siamo consapevoli quindi che l’esperienza di Istanbul ci è servita e che questi ulteriori due anni ci hanno arricchiti sul piano della convinzione e motivazione quindi sono ottimista di fare una bella partita".

Dal punto di vista personale le manca solo la Champions e questa è la quarta finale che si gioca. Cambierà qualcosa?
"Speriamo se no divento scaramantico. Non lo sono, ma comincerei a pensarci. È la quarta finale, la seconda con l’Inter e sarebbe una gioia immensa per me, soprattutto da presidente, poter coronare questa fase finale della mia carriera con una vittoria di grande prestigio".

Campionato finito con un po’ di amarezza. Perché è mancato quel centimetro?
“Principalmente perché pur dando ampi meriti al Napoli nella sua interezza, abbiamo fatto 19 partite in più di loro che vale un intero girone di campionato quindi questo ha inciso sicuramente dal punto di vista psico-fisico sull’andamento della squadra. Recriminare o dare colpe non me la sento, tantomeno avere degli alibi, devo confermare invece il ringraziamento verso questi splendidi ragazzi, verso l’allenatore e la società. E credo di interpretare il desiderio di tutta la tifoseria nerazzurra, perché al di là di tutto questi ragazzi ci hanno fatto vivere serate epiche come quella col Barcellona”.

Oggi Inzaghi sul futuro ha detto che se ci saranno i presupposti si proseguirà insieme. Quel ‘se ci saranno i presupposti’ cosa vuol dire?
"È una considerazione giusta che un allenatore fa. È normale volersi sentire dire alcune cose dalla società e noi siamo pronti a farlo come abbiamo più volte detto. Oggi siamo tutti concentrati su un appuntamento storico per tutti, e poi ci sederemo. Io sono ottimista perché il rapporto con Inzaghi è ottimo, il ciclo non è finito, c’è una bella simbiosi. Auspico si possa proseguire".

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 26 maggio 2025 alle 17:28
Autore: Egle Patanè
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