Giornata di vigilia per l'Inter, che in questa 34esima giornata di Serie A farà visita al Genoa di Gian Piero Gasperini, reduce dalla pesante sconfitta di Modena contro il Carpi per 4-1. Un match assolutamente da non fallire per i nerazzurri, che devono giocoforza conquistare la terza vittoria consecutiva per mantenere viva la corsa al terzo posto, con la Roma al momento distante di 4 punti e impegnata in casa contro il Torino. Per presentare la gara di domani, come di consueto si presenta in sala stampa l'allenatore Roberto Mancini, con le sue parole riprese dall'inviato di FcInterNews.

La squadra sembra aver trovato il giusto equilibrio: cambierà solo Kondogbia nella formazione di domani?
"Dobbiamo valutare alcuni giocatori, poi domani deciderò. Ci saranno poi altri giorni da oggi a sabato, ma domani non sarà semplice vincere. Il Genoa ha qualità, sarà complicato".

Quali uomini non sono al top?
"Icardi e Biabiany per qualche colpo subito. Oggi valuteremo tutto".

Come spiega il momento di Eder?
"Ha sempre giocato bene, ma a volte capita che non si riesca a segnare. Devo solo rimanere tranquillo. Lui è un giocatore che darà molto in futuro, speriamo possa segnare qualche gol decisivo da oggi a fine campionato".

Cosa porta la vittoria contro il Napoli, oltre i punti ovviamente?
"Dipenderà da queste due partite. Se dovessimo essere bravi conterebbe molto, altrimenti diventerebbe dura, buttando gli ultimi successi".

Le altre squadre, però, non vanno 'a mille'.
"A parte la Juventus tutte hanno avuto degli alti e dei bassi".

Dopo tanti mesi dal suo ritorno in Italia, qual è il suo giudizio sulla gestione degli allenatori da parte dei club?
"La storia non cambia e non cambierà. C'è poca pazienza e questi sono i limiti di tante società. Alcune non hanno avuto pazienza nei confronti dei propri tecnici, e non è cambiato nulla rispetto a prima".

L'Inter contro le grandi, in genere, fa molto bene: le prossime partite, contro delle piccole, saranno un esame anche a livello psicologico?
"Abbiamo commesso degli errori, ma i giocatori hanno sempre offerto il massimo. Gli errori ci stanno, soprattutto in un gruppo come il nostro che sta crescendo. A volte, nel ricostruire, arrivano dei momenti positivi e altri negativi, senza sapere il reale motivo di tutto questo. Abbiamo perso dei punti perché il calcio è così, talvolta va tutto storto".

Cosa si aspetta dalla squadra a Genova, indipendentemente dal risultato?
"L'atteggiamento è sempre stato buono. Voglio rivedere quanto fatto contro Torino, Frosinone e Napoli. Il risultato ovviamente determina tutto, ma la squadra deve rimanere tranquilla".

Per le concorrenti può bastare una sola estate per colmare il gap con la Juventus?
"Ogni anno i bianconeri migliorano un processo iniziato anni fa. Hanno iniziato male questo campionato, poi hanno recuperato. La Juventus è la più forte ed è in testa meritatamente. Una squadra, però, non vince per dieci anni di fila. Ovviamente sta anche alle altre sapersi rinforzare".

Il derby personale contro il Genoa può consentire a Eder di vestire la maglia da titolare?
"Ripeto: sono molto contento di lui, poi chiaramente una punta deve segnare".

Qual è il reparto che l'ha soddisfatta maggiormente?
"Si arriva a un punto in cui si cresce sotto tutti i punti di vista, ed è quello che sta accadendo a noi oggi. A volte gli esterni giudicano in modo diverso, ma noi che facciamo questo lavoro capiamo che qualcosa di buono è stato fatto. La squadra inizia ad avere una vera anima".

La Juventus ha decretato il cambio-passo dopo il periodo negativo?
"Non saprei. Poi è arrivata la sconfitta contro il Torino che ha rallentato il nostro cammino. Avere continuità sarebbe la cosa migliore".

Kondogbia ha detto che il turnover lo ha un po' frenato: è stato questo il problema per i giovani?
"Tutti vogliono sempre giocare, però bisogna meritarsi la maglia da titolare. Tutti i giocatori devono sentirsi parte di un progetto, poi arriva un momento in cui è necessario avere una base solida. Anche se noi, anche all'inizio, l'avevamo".

FcIN - Ha detto che è difficile individuare un vero motivo dietro al periodo negativo che ha allontanato l'Inter dalle zone altissime della classifica: dentro di lei, però, a cosa attribuisce quei risultati?
"Non c'è un vero motivo, ripeto. Il calcio è questo. Anche il Barcellona ha perso cinque partite consecutive, ma non è diventata una squadra scarsa all'improvviso. Non è mai arrivato nella loro storia un momento del genere, penso non abbiano mai perso tante gare di fila. Ci sono squadre che hanno investito tanto denaro, ma non raccolgono risultati. A volte va tutto storto e non si riesce a vincere. Noi abbiamo avuto un momento delicato in cui abbiamo perso dei punti in modo immeritato".

FcIN - Si parla tanto di Perisic a livello di mercato: lo considera un elemento incedibile?
"Lo abbiamo comprato l'estate scorsa. Non possiamo venderlo, è appena arrivato e ora si sta inserendo benissimo. Resterà all'Inter".

La partita di domani sarà importante anche per Icardi: può fare il definitivo salto di qualità?
"Ho giocato con Vierchowod nella mia carriera. Lui migliorava sempre, nonostante avesse 34-35 anni. Ha vinto tanto, sia al Milan che alla Juventus. Mauro è giovane e, con la giusta concentrazione, migliorerà e crescerà sempre di più. Un giocatore deve sfruttare al massimo i propri anni di carriera, e anche lui può e deve farlo. Con la serietà e il lavoro diventerà ancora più forte. Lui come tanti altri. Ha sempre segnato e lo farà sempre, è la sua qualità migliore".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 19 aprile 2016 alle 10:52 / Fonte: Appiano Gentile (CO) - Dall'inviato al centro sportivo 'Angelo Moratti'
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
vedi letture
Print