Dopo tante voci e ipotesi, Mourinho è finalmente uscito allo scoperto: per raffrozare l’Inter il tecnico ha bisogno di quattro nuovi innesti di qualità, un difensore, due centrocampisti e un attaccante. Adesso che i ruoli sono definiti, non rimane che individuare i giocatori che li ricopriranno e il bacino in cui reperirli è a dir poco ampio. Per raffinare la ricerca, però, basti pensare che la nuova filosofia nerazzurra è puntare sui giovani, meglio se italiani (ma non è fondamentale). Capitolo primo, il difensore. Non è facile trovare elementi di buon livello nel ruolo, soprattutto se sono giovani. L’età dei vari Materazzi, Cordoba e Samuel preoccupa il tecnico portoghese, che vorrebbe un innesto che non superi i 25 anni, possibilmente. Perso Thiago Silva nei mesi scorsi, all’Inter non restano moltissime opzioni. I nomi più papabili, per quanto difficili da raggiungere, sarebbero Vidic del Manchester United, Bruno Alves del Porto e Kjaer del Palermo. I primi due hanno esperienza internazionale (di Vidic il primo gol dei Red Devils all’Old Trafford contro l’Inter) ma costerebbero tanto, il danese ha appena 19 anni ma ottimi margini di crescita. Su di lui, però, la concorrenza non manca.

Per il centrocampo stanno crescendo le quotazioni dei due centrali dell’Udinese, visti all’opera domenica sera: D’Agostino e Inler. Qualche chance anche per Ledesma della Lazio, sempre restando in Italia. Guardando all’estero, i giocatori più abordabili, tra quelli che piacciono a Mourinho, sarebbero Mikel del Chelsea e Diaby dell’Arsenal, giovani e forti fisicamente, ideali per sostituire Vieira. Interessano anche il francese Moussa Sissoko e il brasiliano Hernanes (che potrebbe essere scambiato con Adriano). Troppo cari i vari Diarra ed Essien, per quanto assai graditi. Il capitolo più suggestivo è l’attacco. Dopo il ritorno in corsa di Quagliarella, che rappresenta una soluzione interessante, vengono tenuti in caldo Aguero, Eto’o e Giuseppe Rossi, tutti ottimi giocatori ma estremamente costosi (l'azzurro, tra l'altro, sembra orientato a rimanere in Spagna). La soluzione alternativa sarebbe Milito, meno giovane ma dotato dell’esperienza e delle qualità necessarie per esprimersi ad alti livelli anche in Europa. E anche l’argentino non è di certo economico. Scontato anche il ritorno di Acquafresca, anche alla luce del fatto che oltre a Cruz e Crespo probabilmente lascerà l’Inter anche Adriano. Resta chiaro, ad ogni modo, che Moratti dovrà rassegnarsi a sborsare una cifra importante per rafforzare l’attacco, mentre per gli altri ruoli potrebbe risparmiare qualcosina puntando su giovani ancora non noti a livelli internazionale.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 06 aprile 2009 alle 20:23
Autore: Fabio Costantino
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