Dopo il successo preziosissimo sul Cagliari, Antonio Conte analizza ai microfoni di SkySport i temi del match: "Un passo in avanti nella mentalità. Già nella conferenza avevo detto che sarebbe stata dura. In questo campo faranno tutti fatica, devi giocare partite sporche e devi essere bravo a metterti a livello loro della forza e dell'aggressività. Penso che abbiamo alternato momenti buoni ad altri da migliorare. La strada è lunga, ma vincere ti fa prendere fiducia e morale. Poi le dobbiamo controllare meglio", dice il tecnico nerazzurro.

Nel finale di gara chiedeva alla squadra di stare alta.
"Sottolineo che ho trovato un gruppo di ragazzi davvero bravi. E quando c'è questa disponibilità, aumenta anche la voglia mia e del mio staff. La mentalità è da migliorare, ma non dimentichiamo che in rosa non ce ne sono molti che hanno vinto qualcosa. La mentalità vincente te la danno le vittorie che ti fanno capire cosa devi fare. Ed è questo il gap importante che abbiamo, ma che vogliamo colmare col lavoro. Stupendo e migliorando".

Sensi è diventato un 'assaltatore'?
"Stiamo parlando di uno che vede il calcio e recepisce tutto quello che gli dico. Oggi penso sia stato un po' sotto tono nel primo tempo, poi è salito in cattedra ed è stato straordinario. Abbiamo giocatori che hanno caratteristiche come le avevo io: Vecino, Barella, Brozovic dovesse giocare mezzala e lo stesso Sensi. Bisogna portare tutti nella migliore condizione. Io mi aspetto tanto, ad esempio, da Vecino e Gagliardini: l'uruguaiano si può esaltare in questo sistema e Gaglia deve tornare quel giocatore che abbia mo apprezzato in passato. Sensi l'ha capita subito, Barella sta facendo un po' più di fatica. Nicolò non può giocare davanti la difesa, è più una mezzala e ha tutto per diventare veramente forte".

Come lo vivrai l'ultimo giorno di mercato? Icardi andrà al Psg?
"In maniera molto serena, sapendo che il nostro mercato è stato già fatto a meno che non succeda qualcosa che mi possa sorprendere, spero in positivo. Il dado è tratto e sono contento della rosa che ho. Quando vedi uno come Ranocchia che è vivo, gioca per la seconda volta e vinciamo, sono contento: attraverso il lavoro, tutti possono diventare importanti".

E se Icardi resta?
"Succede quello che è accaduto fino a oggi".

Quindi non gioca?
"Eh eh... (sorride, ndr)".

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 01 settembre 2019 alle 23:30 / Fonte: Sky
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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