L’Europa passa da Est: il cammino europeo dell’Inter di Andrea Stramaccioni passa da Oriente, visto che le avversarie del girone H di Europa League verranno tutte da Paesi dell’Est Europa. Da Belgrado a Kazan, terre che rievocano dolci ricordi ai colori nerazzurri, fino all’incognita Baku, la scoperta di un paese nuovo quale l’Azerbaigian rappresentato dal Neftchi, che tra l’altro poteva incrociare le armi con Milito e compagni già nel playoff. Insomma, un girone che indubbiamente genera curiosità oltre a nascondere delle insidie, soprattutto legate al rischio di affrontare le trasferte quando lì dominerà il famigerato ‘Generale Inverno’. Ma cosa deve aspettarsi l’Inter da questo gruppo H? Vediamo insieme:

Di certo, il Rubin Kazan rappresenta l’avversario più noto, visto che coi granata del Tatarstan l’Inter ebbe due sfide anche molto accese nel girone di Champions League 2009-2010, l’edizione chiusa col trionfo di Madrid. Di quella formazione è rimasta tutt’ora buona parte dell’organico, dal portiere Sergei Ryzhikov ai difensori Cristian Ansaldi e Cesar Navas, fino al trottolino turco Gokdeniz Karadeniz, insidioso con le sue incursioni sulla fascia. In più ci saranno: in primo luogo Obafemi Martins, che finalmente potrà sfidare la squadra dove è cresciuto ed esploso sul campo; il difensore italiano Salvatore Bocchetti; e soprattutto, il colpo grosso del mercato dei granata, l’ariete venezuelano Salomon Rondon, arrivato dal Malaga. Occhio anche al turco Gökhan Töre, acquistato in estate dall’Amburgo, e ai fratelli Eremenko, Aleksey e Roman, che si sono ritrovati a Kazan dopo lungo peregrinare.

Due i precedenti col Partizan Belgrado nella storia, due qualificazioni ottenute, ma soprattutto due trionfi finali, nel 1964 in Coppa Campioni e nel 1991 in Coppa Uefa. Se dipendesse tutto dalla saggezza popolare, Stramaccioni potrebbe cullare davvero sogni di gloria… Scherzi a parte, la squadra di coach Vermezovic è da prendere comunque con le molle, specie in casa dove potrà contare sull’appoggio di un tifo rovente come da tradizione serba. E’ una squadra che ha sfornato tanti talenti, tra i quali citiamo  il più recente, ovvero Stevan Jovetic; e che ora sta facendo sbocciare un altro possibile craque del futuro, ovvero Lazar Markovic, classe 1994, già valutato 5 milioni di euro, e sul quale hanno posato gli occhi già alcuni grandi club, tra cui anche l’Inter. Altro elemento da osservare con attenzione è l’ala destra Nemanja Tomic, interessante anche il mediano della Sierra Leone, naturalizzato finlandese, Mohammed Kamara, meglio noto come Medo.

La grande incognita è rappresentata dal Neftchi, squadra di Baku, capitale dell’Azerbaigian, città da 2 milioni di abitanti con aspirazioni olimpiche (era candidata per l’edizione del 2020, poi è stata esclusa dal Cio) e che si presenta a questa Europa League con un precedente di tutto rispetto, avendo eliminato ai playoff la rivelazione dell’ultima Champions League, l’Apoel Nicosia. Segnaliamo tra le altre la presenza di un giocatore brasiliano di origini italiane, il difensore Bruno Bertucci. La stella è il 27enne cileno, passaportato spagnolo, Nicolas Canales; in attacco attenzione anche a un altro giocatore della Sierra Leone, Julius Wobay. Il Neftchi conta anche su un portiere abbastanza insidioso, il serbo Sasa Stamenkovic.

Passano da questi ostacoli le ambizioni dell’Inter di fare bene in questa Europa League, dove l’Inter torna dopo dieci stagioni ininterrotte di Champions; ma nessuna intenzione di prendere sottogamba l’impegno, anzi l’intenzione dichiarata è quella di arrivare fino in fondo, fino all’atto finale dell’Amsterdam Arena. Per raggiungere la quale, bisognerà aprirsi un varco ad Est…

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 31 agosto 2012 alle 22:00
Autore: Christian Liotta
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