“Sta diventando stucchevole continuare a coltivare il rimpianto-Modric, come se questo fosse il motivo delle disillusioni dell’Inter. Qualora una squadra non sapesse offrire garanzie tecnico-tattiche, prescindendo dalla figura, non più indispensabile come un tempo, del “regista”, significherebbe, che siamo rimasti fermi agli anni Ottanta. Da quando si gioca, integralmente, a zona, si può spostare in altre zone del campo, che non siano, per forza, la mediana, i “trampolini di lancio” per la/le punte. Spalletti ha una rosa di 4 giocatori, Brozovic, Vecino, Borja Valero e Gagliardini (a parte Joao Mario), per scegliere 2-3 semplici “anelli di congiunzione” fra la difesa, e la tre quarti. Devono essere tenaci nel coprire, e rapidi, prima che l’avversario chiuda gli spazi, nel recapitare il pallone fra i piedi di Nainggolan e Perisic (e/o Politano e Lautaro). E’ lì, che si deve accendere la scintilla dell’imprevedibilità, 15 metri più avanti di dove l’avrebbe accesa Modric. Dimenticatelo!”.

Carlo Nesti

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Sezione: Il WhatsApp di Carlo Nesti / Data: Mer 29 agosto 2018 alle 12:49
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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