Intervistato da Sky Sport dopo la vittoria dell'Europa League, il tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini ne approfitta per togliersi ancora qualche sassolino dalle scarpe: "10-12 anni fa c'era una diceria per la quale chi giocava a tre non poteva vincere. Piano piano è cambiato tutto. Negli anni '90 il calcio olandese era uno dei pochissimi che giocava a tre, il resto è un mix di mentalità italiana anche. In Italia ricordo il Mondiale del 1982, quando un giocatore importante giocava di schiena faceva fatica e questo valeva anche per Maradona e Zico. Il mio adattamento è stato: invece di correre laterale, correvi in avanti. Poi mi hanno etichettato come allenatore che gioca uno contro uno, ma l'ho sempre fatto nella mia carriera".

A Rai Sport ha invece parlato del sapore dato da una vittoria ottenuta senza debiti: "Mi dà grande soddisfazione, quello che ha fatto l'Atalanta è un titolo straordinario senza aver tantissimi debiti. Vincerlo così ha un valore diverso, non credo che oggi sono più bravo di ieri e credo che il Bologna ha vinto, il Lecce ha vinto e l'Hellas ha vinto. Il concetto di vincere allarga tanta persone, ognuno è vincente nei propri limiti".

Chiosa sul futuro: "Io sono un po' pesante, me ne rendo anche conto. Abbiamo sempre l'ambizione di fare qualcosa in più, è sempre un qualcosa di tecnico che si vuole fare e vogliamo sempre fare qualcosa in più. Rimanere? Devono parlare con il presidente. Se uno deve scegliere il momento di uscire è questo ma penso di no".

Sezione: Il resto della A / Data: Gio 23 maggio 2024 alle 13:25
Autore: Redazione FcInterNews.it
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