TS - Arbitri e vittorie: torna il "Rumore dei nemici"

E' dal 2009 che l'Inter non chiude l'anno in testa alla classifica di Serie A. All'appello mancano due sfide: Udinese e Lazio. Esattamente come sei anni fa, i nerazzurri affronteranno i romani il 20 dicembre. Nel 2009 decise Eto'o, stavolta chissà. Di certo, come sottolinea Tuttosport, Roberto Mancini ha costruito una squadra di vertice alla quale forse credeva solo lui. Ma le similitudini con le Inter vincenti del recente passato non finiscono qui. "E' stato buon profeta, il Mancio che, proprio come Mourinho, è sempre stato un allenatore di opposizione al sistema - si legge sul quotidiano torinese -. In tal senso, non ci si deve stupire del fatto che, come nella stagione del Triplete, sia tornato a soffiare ad Appiano quel “Rumore dei Nemici” da cui l’uomo di Setubal traeva forza per rendere la squadra impermeabile a tutto sentendosi perennemente accerchiata. In merito, basta chiedere a Tagliavento, l’arbitro delle manette (Inter-Samp 0-0, 20 febbraio 2010 espulsi Samuel e Cordoba) che stasera a Udine sarà presente nelle vesti di addizionale. E basta chiedere allo stesso Mancini che con gli arbitri, storicamente, ha sempre avuto un rapporto alquanto burrascoso. In attesa di individuare un nemico sulla strada per lo scudetto tra Sarri, Allegri, Sousa e Garcia, l’Inter ha organizzato una bella pañolada per denunciare il malumore per le 5 espulsioni subite nelle prime 15 giornate di campionato (ultima quella di D’Ambrosio, stasera squalificato, con il Genoa: prima erano finiti dietro alla lavagna Nagatomo, Murillo, Melo e Miranda), tante quante quelle rimediate in tutta l’ultima stagione (Vidic, Kovacic, Donkor, Nagatomo e Medel). Una campagna a cui si è accodato volentieri pure Erick Thohir che non avrà certo lo spirito fumantino di Moratti, ma che ieri ha ugualmente invitato gli arbitri a non sentirsi protagonisti. Non l’ha detto Thohir, ma l’Inter non ha neppure gradito alcune designazioni".