Si concede ai microfoni del Corriere dello Sport il vice allenatore dell’Inter Sylvinho. Ecco le parole dell’ex difensore del Manchester City, che analizza la Serie A e le ambizioni nerazzurre, parlando ovviamente anche di Roberto Mancini.

Sylvinho, a 8 mesi dal suo arrivo in Italia cosa ha imparato? 
"Premesso che il calcio è diverso in tutti i Paesi, il vostro campionato è sicuramente più tattico rispetto a quello delle altre nazioni dove sono stato e di conseguenza durante la settimana, oltre che sulla parte fisica, si lavora molto anche sulla tattica. In Serie A non puoi sottovalutare nessuno". 
Mancini a livello di conoscenze tattiche e di capacità di leggere un incontro è una garanzia. 
"Uno dei migliori al mondo perché a Roberto piace che le sue squadre giochino a calcio, vuole che facciano possesso e anche in questo ritiro stiamo lavorando su questo aspetto. Non so come si allenano le altre formazioni, ma a me piace questa mentalità di voler tenere la palla, costruire il gioco dalla difesa e fare la partita". 
Caratteristiche che sono anche nel dna del Barcellona, dove lei ha giocato e vinto per anni. 
"A Barcellona ho avuto grandi tecnici come Rijkaard e Guardiola, due maestri". 
Da chi ha imparato di più? 
"Come allenatori nella mia carriera sono stato fortunato perché, oltre a Mancini, Rijkaard e Guardiola, ho lavorato pure con Wenger all’Arsenal. Difficile chiedere di più... A tutti ho rubato qualcosa, ma fare paragoni o classifiche è impossibile". 
E Mancini? 
"Roberto ama il calcio e vuole vincere con il gioco". 
Finora il Mancio ha alzato almeno un trofeo in tutte le squadre che ha allenato. Ci riuscirà anche nella sua seconda era nerazzurra? 
"Sono convinto di sì. È un vincente e non sbaglierà neppure stavolta". 
Le piace l’Inter che sta nascendo? 
"Molto. Per dare un giudizio definitivo è necessario aspettare che la rosa sia completata perché qualcosa ancora manca, ma i dirigenti stanno facendo un ottimo lavoro e sono convinto che qualcun altro arriverà". 
Potete vincere lo scudetto? 
"Penso proprio di sì e speriamo di far bene anche in Coppa Italia. Mi aspetto una stagione bella, con meno sofferenze rispetto alla scorsa, anche perché partiamo da una base di lavoro importante e abbiamo iniziato a fare le cose nel verso giusto fin dal ritiro".
Chi l’ha impressionata di più finora tra i singoli? 
"Vedo da parte di tutti grande impegno e il tentativo di mettere in pratica quello che vuole l’allenatore ovvero un calcio veloce e propositivo".
Kondogbia può essere il vostro top player? 
"Lo conoscevo e sapevo che era forte. Lo sta confermando in questi giorni".
Tra i suoi ex compagni a chi lo paragonerebbe? 
"Ho avuto la fortuna di giocare con ottimi calciatori. Non parlo dal punto di vista tecnico, ma dal punto di vista fisico e come impatto in campo mi ricorda molto Vieira, con cui sono stato all’Arsenal, e Yaya Touré, che era con me al Barcellona". 
Dal Barça viene Montoya. Prime impressioni sullo spagnolo? 
"E’ molto veloce ed esplosivo. Ha già mostrato di avere un buon cross e ottime qualità. Di certo ha tanta voglia e sono convinto che farà bene. Come tutta l’Inter".

Sezione: Focus / Data: Lun 13 luglio 2015 alle 08:14 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Redazione FcInterNews.it
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