Andrea Stramaccioni, ex tecnico dell'Inter che alla guida dei nerazzurri ha conquistato per due volte su tre il derby col Milan, ai microfoni della Gazzetta dello Sport legge il derby di domenica dal punto di vista tattico: "L’Inter ha un palleggio codificato ed è arrivata ad un ottimo livello di gestione della palla, soprattutto con l'innesto di Christian Eriksen. I duelli Lukaku-Romagnoli e De Vrij-Ibra saranno molto importanti, ma spesso le gare si decidono a centrocampo". E a proposito della mediana nerazzurra aggiunge: "Marcelo Brozovic è il giocatore chiave che detta gran parte dei tempi di uscita della manovra nerazzurra. Tutte le squadre che lo hanno 'asfissiato' hanno fatto perdere fluidità alla costruzione bassa interista e tutti i palloni che arrivano davanti risultano più sporchi. Nicolò Barella e Franck Kessié sono due giocatori straordinari, i motori delle due squadre. Barella sta benissimo e cresce di partita in partita, mentre ho l’impressione che Kessié per essere devastante come sa abbia bisogno che girino bene anche compagni di reparto. Se il centrocampo rossonero trova le misure e i tempi di gioco giusti, lui sarà devastante. Eriksen mezzala? Spero che Conte continui a schierarlo. Ho sempre detto e pensato che Eriksen, una volta entrato nei meccanismi, potesse essere l'uomo in grado di far cambiare marcia, spessore e livello al centrocampo nerazzurro. In Italia si pretende che un nuovo si inserisca e faccia subito la differenza. Invece serve tempo, a maggior ragione per entrare in un gioco cosi consolidato e codificato come quello di Conte e diverso dalla libertà che lui aveva nel Tottenham. Se il danese non partisse dall’inizio sarei un po' deluso e sarebbe un passo indietro alla potenziale crescita nerazzurra".

Theo Hernandez e Achraf Hakimi, chi vince il duello tra le frecce? "Hakimi è uno dei fuoriclasse di questa Inter, rappresenta come si dice in gergo un'uscita allo sviluppo del gioco nerazzurro. Con caratteristiche diverse, mi ricorda alle volte la pericolosità che aveva Maicon nell’Inter del Triplete. Quando cambi gioco su Hakimi sai che si può generare un pericolo, è sempre più decisivo negli ultimi 16 metri. Theo ha i mezzi atletici per non soffrirlo ma molto dipenderà dal suo compagno di fascia perché spesso contro Lukaku e Lautaro 'chiamano' il terzino di parte opposta a legarsi con i due centrali difensivi ed è in quel momento che la cooperazione con l'esterno alto diventa fondamentale per contenere il quinto nerazzurro. Prevedo scintille su quella corsia". Una battuta anche sullo scontro Zlatan Ibrahimovic-Romelu Lukaku: "In questo momento sono i due simboli indiscussi di Inter e Milan, l’ultimo round lo ha vinto Lukaku. Ma è vero che queste sono le partite in cui Zlatan fa la differenza. Strascichi della Coppa Italia? la testa sarà alla gara e far vincere la propria squadra è l’unica cosa che conta, ma pensare che non ci saranno strascichi è difficile. Anche perché il litigio è recente".

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Sezione: Focus / Data: Ven 19 febbraio 2021 alle 13:59
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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