Dopo la consueta conferenza della vigilia per la sfida tra Inter e Genoa, Andrea Stramaccioni risponde alle domande di Roberto Scarpini dagli studi di Inter Channel per un bilancio di questo 2012 nerazzurro: "Secondo me noi Inter dobbiamo rispondere. Alle volte sento cose incredibili, come primo tempo allarmante a Roma". Il tecnico nerazzurro ripercorre l'esperienza in Primavera dello scorso anno: "Lo Sporting Lisbona era un dream team giovanile, ma i nostri ragazzi fecero una partita strepitosa. Fu la prima gara per cui mi telefonò Moratti. Il Viareggio? Avevamo grandi aspettative. Ci capitò il Parma, la prima cosa che ci lasciò tristi fu il sorteggio del campo, piccolo, rovinato, brutto e ventoso. Stavamo facendo anche bene, prendemmo questo contropiede a fine primo tempo, poi pareggiammo nel secondo. Nei due traguardi non raggiunti siamo usciti sempre ai calci di rigore. Londra? Grande esperienza. Partimmo con gli sfavori del pronostico. La finale fu proibitiva, con l'Ajax che strapazzò il Barcellona in casa sua. Fu una partita quasi epica, oltre al valore dell'avversario. Era tutto sotto gli occhi del nostro presidente".

L'esordio contro il Genoa sulla panchina della prima squadra: "Mi ha aiutato il carattere, sono entrato in una sorta di cosmo incredibile. Ho trovato un gruppo di grandi uomini oltre che di grandi calciatore. Io venendo da sotto avevo avuto la fortuna di conoscere già le persone che avevo incontro. Il mio è un successo di tutti, mi sono affidato alle persone che mi volevano bene. Devo dire grazie a loro". La tournée in Indonesia: "Era un modo per giocare gare senza la pressione del risultato e col sorriso, conoscere meglio un calciatore anche come ragazzo. Io sono maniacale come mi dice qualche mio giocatore, lì c'è stata la battuta in iù, l'extra". "Il presidente mi fa subito sentire al centro di un progetto che nasceva. Molte decisioni le prendiamo insieme, passano per me. E' una grande responsabilità, questo progetto Inter mi piace. Si sono poste le basi per qualcosa di importante. I sei mesi passati? Mi hanno lasciato forza perché quando parti con un progetto così importante e storico paradossalmente poni le basi per qualcosa che verrà. Io giro la boa e passo Natale pensando che abbiamo costruito qualcosa di importante. I risultati sono molto soddisfacenti, siamo lì davanti, abbiamo portato l'Inter a essere grande in Italia e in Europa. Vogliamo rimanere secondi e scalare più posizioni possibile, dobbiamo far bene e regalarci un buon Natale". "La cosa più bella di questa mia avventura all'Inter sono i nostri tifosi. Incredibili quando andavamo male, travolgenti ora che le cose vanno bene. C'è tanta voglia di Inter e di chiudere tante bocche che parlano"

Sezione: FOCUS / Data: Ven 21 dicembre 2012 alle 13:23
Autore: Mario Garau / Twitter: @MarioGarau
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