"Sono un attaccante con una buona fisicità, che mi permette di abbinare tecnica e velocità". Matteo Spinaccè, incalzato dal MatcDay Programme dell'Inter nel giorno del match contro la Cremonese, si descrive così: "Mi piace non dare punti di riferimento ai difensori attaccando la profondità ma anche giocando spalle alla porta per far salire la squadra. Sono molto tranquillo e non mi faccio condizionare, in campo voglio sempre la palla, anche nei momenti più delicati. All’Inter ho imparato a muovermi anche in mezzo al campo, come prima o seconda punta. Sul piano personale, invece, sono sicuramente maturato: fare un percorso in un settore giovanile come quello dell’Inter ti dà un valore aggiunto incredibile". 

L'attaccante dell'Inter U23 poi aggiunge: "Prima di una partita cerco sempre di restare tranquillo, riposare e mangiare bene. Sul pullman ascolto una playlist precisa e, durante la ricognizione in campo, faccio sempre una telefonata a mio padre. La sfida più importante della mia carriera? Giocare davanti a 40.000 tifosi del Trabzonspor, lo scorso anno nei quarti di Youth League. Il contesto era pazzesco, molto sfidante".

Sezione: Focus / Data: Sab 04 ottobre 2025 alle 10:23
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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