Nelson Rivas, Amantino Mancini, David Suazo. Sono questi i giocatori che attendono con ansia la riapertura del mercato per conoscere il proprio futuro, che probabilmente non sarà più con la maglia nerazzurra. Il 2011 prevede per loro una nuova esperienza, dopo gli ultimi sei mesi trascorsi ancora una volta ai margini della rosa dell’Inter. Intenzione del club è trovare per loro una nuova sistemazione, al fine di snellire il gruppo a disposizione di Leonardo (che avallerà le cessioni) e liberarsi, finalmente, di ingaggi scomodi per far posto a eventuali nuovi contratti. Fra i tre, il giocatore che ha più mercato è proprio Rivas. Più di una volta l’agente Fernando Hidalgo ha dichiarato che per lui è plausibile una cessione, considerato che all’Inter fa da sparring partner in allenamento e non vede mai il terreno di gioco. Inoltre, l’arrivo di Ranocchia ne aumenta la posizione di esubero in rosa. Possibile una cessione in comproprietà a una squadra di medio valore dove Rivas possa giocare con continuità.

Stesso discorso per David Suazo, che durante la gestione Benitez ha avuto la sfortuna di farsi male proprio nel momento in cui, priva di attaccanti, l’Inter avrebbe avuto bisogno di un’alternativa come l’honduregno. Improbabile che Leonardo ne chieda la conferma, con Milito, Eto’o e Pandev davanti per lui gli spazi rimarranno sempre limitati. A gennaio il suo agente Giovanni Branchini cercherà di comune accordo con il club nerazzurro una soluzione idonea al valore del giocatore, non si esclude una rescissione contrattuale.

Infine Mancini: l’esterno destro non attenderà speranzoso la valutazione di Leonardo, che lo ha già ‘testato’ per sei mesi al Milan, senza puntare quasi mai sulle sue qualità. Il brasiliano sa bene che continuare a insistere non avrebbe senso e alla prima buona offerta probabilmente dirà di sì. L’Inter non conta certo di incassare molto dalla sua cessione, basta non doversi sobbarcare più il suo ingaggio da oltre 3 milioni a stagione. Solo questo sarebbe già un affare.

Sezione: FOCUS / Data: Sab 01 gennaio 2011 alle 10:23
Autore: Fabio Costantino
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