HANDANOVIC 6,5 – Non riesce a far valere la sua fama di pararigori facendosi spiazzare da Vukusic, poi è costretto ad un’uscita cruciale su Milic nella fase di follia della difesa nerazzurra. Nella ripresa è bravissimo ad ipnotizzare Vukusic, poi resta a guardare sul capolavoro di Vukovic.

M’BAYE 6 – Di stima: 45 minuti e poco più per il senegalese sin qui protagonista di un precampionato positivo. Inizio un po’ imballato, tende spesso ad accentrarsi e si dimentica a tratti l’avversario. Però serve un buon assist non sfruttato. Per il resto, compitino: con qualche applauso. DAL 55’ NAGATOMO 6 – Entra e subisce un sandwich in proiezione offensiva non sanzionato dall’arbitro; sul capovolgimento arriva il gol di Vukovic. Con lui in campo c’è più spinta sulla fascia, ma si frena al momento di concludere.

RANOCCHIA 5,5 – Appare almeno inizialmente più sicuro del compagno di reparto Samuel; sempre puntuale in anticipo, anche se la coordinazione nel fuorigioco con l’argentino latita alquanto. Cala di netto nel finale, uccellato spesso dall’abile capitano avversario. Vukusic che per poco non trova lo 0-3. 

SAMUEL 4 – Dura ma forse giusta l’ammonizione rifilatagli dal giovane arbitro Turpin dopo 5 minuti. Solo che l’episodio lo condiziona: provoca il rigore (rischiando il rosso!) del vantaggio croato. Sul finire del primo tempo si sblocca un po’, poi sbaglia due volte il fuorigioco consentendo a Vukusic e Vukovic di spaventare ancora i nerazzurri, finché lascia a Vukovic lo spazio letale per colpire per lo 0-2. Fuori condizione ok, ma commettere così tante ingenuità partendo da 0-3 fa male alle coronarie…

JONATHAN 5,5 – Pur provando a dare il suo contributo, non sembra mai troppo convinto delle sue scelte. Spesso fa perdere metri alla squadra, bello un assist per Milito. Parte nella ripresa con ben altro piglio: fondamentale un recupero su Vukovic, poi rischia di segnare il gol da pochi passi.

ZANETTI 7 – A un giorno dal compimento dei 39 anni, il capitano si presenta con un tunnel a far diventare piccolo piccolo un avversario, per poi regalare un pallone delizioso a Coutinho che la prende male. Il pericolo costante lì in avanti è lui, trovasse un finalizzatore sarebbe una gran cosa. E’ l’unico che garantisce veri cambi di marcia. Anche se la sua unica dormita rischia di costare carissimo all’Inter.

CAMBIASSO 5 – Le cose più importanti le fa quando arretra sulla difensiva sbrogliando alcune situazioni. Fatica molto nel confronto coi più giovani dirimpettai in maglia bianca e questo fa riflettere.

GUARIN 5,5 – Prende l’iniziativa, prova il lancio, ma generalmente non incide come vorrebbe. Prova il lampo con un tiro che costringe Blazevic alla respinta d’istinto. Nella foga dei minuti finali, si prodiga in un intervento da kamikaze su un avversario.

SNEIJDER 6,5 – Tre lampi a tagliare la difesa croata, per servire Milito due volte e Coutinho in un’altra circostanza. Fantasia a sprazzi ma quando lancia una fiammata fa tanto male.  Cerca nella ripresa la soluzione personale: prima palla fuori dopo scambio con Longo, poco dopo Blazevic compie il miracolo. Stramaccioni sacrifica lui per blindare la difesa (ma lui pare non gradire). DALL’84’ SILVESTRE SV

COUTINHO 6,5 – Inizio improntato all’aggressività, bella palla recuperata vicino all’area croata. Sui suoi piedi nel primo tempo arrivano tre nitide palle gol: sulla prima è sfortunato, sulla seconda calibra male, alla terza sfiora la rete che farebbe venire giù lo stadio. Stesso leit motiv ad inizio ripresa. Sempre presente nelle azioni offensive, manca il guizzo. DAL 63’ LONGO 6 – Stramaccioni sullo 0-2 punta sull’artiglieria pesante con l’inserimento del ragazzo veneto. Che sin da subito dimostra grande voglia di fare ma commettendo qualche ingenuità e tendendo a strafare. Bravo però nel non concedere punti di riferimento alla difesa dalmata. Quando parte benissimo su assist di Guarin, però, si fa divorare dalla fretta.

MILITO 5 – Prende una zuccata da Maloca che lo costringe a giocare col turbante. Gli sfugge il tempo su un ottimo pallone servito da Sneijder. Svaria su tutto il fronte offensivo, poco prima del duplica fischio, manda alle stelle un pallone ghiotto. Combina poco nella ripresa.

ALLENATORE: STRAMACCIONI 5 – Probabilmente l’Inter scende in campo con ancora in testa il ricordo ben nitido della gara di andata, e convinta che sia tutto facile scende quasi in punta di piedi. E allora l’Hajduk fiuta la chance e comincia a cambiare pelle rispetto alla gara di andata, prendendo coraggio, metri, fino a trasformarsi diametralmente. Certo, i nerazzurri creano molto ma sprecano di più, e clamorosamente l’Hajduk riesce ad arrivare, complice un Samuel in giornata no, fino allo 0-2.

HAJDUK SPALATO: Blazevic 7; Milic 6, Milovic 5, Vrsajevic 6,5, Andrijasevic 6,5 (58’ Caktas 6,5), Oremus 6, Vukusic 6,5, Radosevic 6, Jozinovic 5,5, Maloca sv (10’ Jonjic 5,5), Vukovic 7 (84’ Lustica). Allenatore: Krsticevic 7.

ARBITRO: TURPIN 5 – Sembra avere il piglio giusto il baby arbitro transalpino, come dimostra l’ammonizione immediata a Samuel, ma tende troppo a far correre il gioco. Colpevole sul non fallo sanzionato per Nagatomo sul quale nascerà il gol del raddoppio croato.
ASSISTENTI: GRINGORE 5,5 – DANOS 6,5

Sezione: FOCUS / Data: Gio 09 agosto 2012 alle 22:45
Autore: Christian Liotta
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