Federico Buffa e il direttore di Sky Sport Federico Ferri raccolgono il 'memoriale' di José Mourinho. In una suggestiva cornice in quel di Roma, il tecnico portoghese racconta tutta la sua carriera per 'Federico Buffa Talks'. Nel corso della prima parte della lunghissima intervista, lo Special One dedica un lungo passaggio  alla vittoria che rappresentò forse il crocevia dell'annata del Triplete dell'Inter, il blitz in casa della Dinamo Kiev arrivato dopo un finale incredibile, coi nerazzurri che sotto 1-0 riuscirono con Diego Milito e Wesley Sneijder a ottenere un successo che scacciò l'incubo dell'eliminazione. Come visse quella serata il portoghese? "Se perdiamo siamo fuori, se pareggiamo siamo ancora vivi ma dobbiamo prendere un risultato a Barcellona. Ricordo che avevo detto che a fine partita non dovevamo piangere né stare con le mani in faccia, quello che stavamo facendo dal punto di vista ed emozionale non era niente, ho detto ai miei che saremmo tornati felici o morti di stanchezza, no morti di rimpianti e tutte queste storie qua. Abbiamo rischiato tutto, quando abbiamo segnato potevamo accontentarci del pareggio e giocarci tutto a Barcellona, ma l’inerzia era lì e quando c’è l’inerzia questa gioca una parte importantissima nel calcio. Qualche volta noi allenatori facciamo i fenomeni, ma alle volte le cose accadono perché fai in modo che accadono, hai giocatori bravi e di personalità, giocatori che tu potevi pressare ai limiti e loro ti rispondevano sempre. Se fossi rimasto altri 2-3 anni con quella squadra, avremmo vinto più di una Champions come dice sempre Marco Materazzi".

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Sezione: Focus / Data: Lun 02 ottobre 2023 alle 13:19 / Fonte: Vocegiallorossa.it
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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