Sinisa Mihajlovic è senza dubbio uno dei protagonisti più attesi della sfida tra Sampdoria e Inter. L’allenatore serbo si racconta ai microfoni de La Gazzetta dello Sport: “Aspetto questa partita come fosse una finale. Lo faccio con tutte le gare? E forse è proprio questo il segreto, non crede? Trovare in ogni gara le massime motivazioni possibili. Se poi si parla di sfidare l’Inter, essendo in corsa per l’Europa, se a qualcuno dei miei mancano le motivazioni, allora gli consiglio di cambiare mestiere. E se me ne accorgo invece che al Ferraris domenica lo mando a giocare ai giardinetti”.

Sarà la prima volta in cui Mihajlovic incontrerà Roberto Mancini, suo amico e mentore, da avversario in panchina: “Un amico vero sa perdonare, Mancio lo è... Se dovessi batterlo poi lo rincuorerò offrendogli una cena. Magari ci verrà da ridere. Possiamo essere avversari solo per 90 minuti, ci lega affetto, stima e da parte mia riconoscenza. Ma domenica voglio i tre punti. Le difficoltà all’Inter? Il percorso è forse più difficile di quanto non avesse previsto, ma Mancini ha le qualità per rilanciare l’Inter. Servono tempo, pedine giuste e fiducia”.

Sulle difficoltà dell’Inter palesatesi contro il Wolfsburg: “Il gol iniziale ha condizionato la partita, l’Inter ha perso sicurezza ed è stata tutta una salita. I fischi? Una squadra fischiata dal proprio pubblico fa sempre effetto. Ma quando le cose non vanno è così dappertutto: i tifosi hanno il diritto di esprimere la propria delusione”.

Sul sogno di allenare l’Inter un domani: “L’Inter resta una parte importante della mia vita di uomo, calciatore e tecnico, lo sanno tutti. Ma è il passato: sono concentrato solo sulla Samp. Il mio sogno è vincere e affermarmi come tecnico. Poi credo che a tutti piacerebbe un giorno allenare una squadra dove si è giocato e vinto. Ma se aspettassi solo Inter o Lazio, oltre al rischio di diventare vecchio, limiterei la mia crescita di uomo e allenatore. Ferrero mi ama? Non corro rischi, ha moglie e tanti figli come me. Lui è più estroverso, ma stima e affetto sono reciproci. Abbiamo lo stesso obiettivo, portare in Europa la Samp. Sa che darò il 120 per cento fino all’ultima giornata, poi parleremo di futuro. Ora battiamo l’Inter…”.

Sezione: Focus / Data: Sab 21 marzo 2015 alle 08:14 / Fonte: Tuttosport
Autore: Redazione FcInterNews.it
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