L’ex allenatore dell’Inter Roberto Mancini, ora ct della Nazionale italiana, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport per analizzare il prossimo campionato di Serie A: “Chiesa resta alla Fiorentina? Chiesa è giovane. È fondamentale che i ragazzi giochino, tutti: se poi qualcuno ha la fortuna di farlo anche in Europa, tanto meglio. Quello che conta davvero è che nel frattempo siano diventati pilastri delle proprie squadre: due anni fa non lo erano, oggi sì. Questo li deve far maturare”.

Su Sensi e Barella, colpi a centrocampo del mercato dell’Inter: “Sono due giocatori straordinari, e sottolineo straordinari. Li ho visti decollare, di partita in partita. Lo devono diventare: primo perché sono italiani, poi perché sono bravi tecnicamente e possono fare tutti tre i ruoli di centrocampo. Anzi: lo diventeranno sicuramente”.

Su Balotelli: “Il paradosso è che a 29 anni, e per il secondo anno di fila, a meno di dieci giorni dall’inizio del campionato non avesse ancora la certezza assoluta di una squadra. Non ha fatto una preparazione, non si è allenato regolarmente: deve riflettere, non è normale. Il Brescia? Non era questione di Italia o di Brasile, ma di trovare una squadra, finalmente. E se sarà una buona soluzione non dipenderà dal Brescia, ma da lui: magari giocando più vicino a casa si sentirà più tranquillo, ma non basterà. Io gli voglio bene, ma per lui non posso fare più niente: deve pensare che è nel pieno della sua carriera e che ha ancora tanto da dare. Se vuole”.

Perché Lukaku è l’attaccante perfetto per Conte?  “Bisogna chiederlo a lui... Probabilmente ha le qualità che gli servivano: è potente, a volte fa reparto da solo. Nonostante sia un armadio è tonico in velocità e ovviamente fa gol. Ma io l’ho visto giocare solo qualche volta, Conte lo conosce meglio”.

Cosa manca ancora all’Inter per avvicinarsi alla Juve? “È presto per dirlo, aspettiamo. La Juve in assoluto è la più forte, non dimentichiamo che vince da otto anni e si è pure rinforzata: anche l’Inter, ma la Juve non è stata ferma. E come vice Juve vedo pericoloso il Napoli: ha gli stessi giocatori che ormai giocano insieme da anni, mentre l’Inter ne ha già cambiati 4-5 e perde giocatori importanti come Icardi e Perisic. Andrà valutata dopo un po’ di tempo, ma di sicuro sta migliorando. Per ora metto in fila Juve, Napoli e Inter”.

Su Icardi? “È un giocatore che garantisce 20-25 gol all’anno: a me spiace per lui e spero che questa situazione si risolva presto. Non so se sarà beato chi lo prenderà, ma so che è giovane e può ancora migliorare. Scambio con Dybala? Quando volevo Dybala, che per me è un grande giocatore, li vedevo perfetti per giocare insieme…”, ha concluso.

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Sezione: Focus / Data: Dom 18 agosto 2019 alle 08:15
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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