Intervenuto su Rete55, Nicola Magistretti, co-autore insieme a Riccardo Aceti del progetto di ristrutturazione dello stadio di San Siro depositato nei giorni scorsi presso il Comune di Milano, ha toccato il tema dell’impatto economico calcolato per l’eventuale ammodernamento del Giuseppe Meazza: “La ristrutturazione costerà meno di 300 milioni, costruiremo superfici commerciali al terzo livello più altre funzioni che rappresenteranno possibile reddito per chi gestirà lo stadio. C’è già un business plan con un ritorno che non sarà inferiore a quello previsto dai progetti del nuovo stadio. Tra l’altro, un’idea potrebbe essere quella di vedere una delle due squadre di Milano rimanere a San Siro e l’altra costruire un nuovo impianto da un’altra parte, ad esempio Sesto San Giovanni. A fronte di questo, faremo costruzioni che avranno un impatto molto minore per il consumo di suolo rispetto al progetto del nuovo stadio. Rispetteremo inoltre il piano regolatore del Comune”.

Magistretti definisce questo progetto un ‘win-win’, perché “vincerebbero tutti. I piccoli investitori perché il rendimento sarà paragonabile se non superiore a quello dello stadio nuovo; poi il Comune, le squadre di calcio, i cittadini. Vincerebbe l’idea di mantenere un’icona e un monumento, che è il terzo più visitato della città. Il referente deve rimanere il Comune di Milano, che deve dare gli indirizzi politici dal punto di vista funzionale e ambientale. Questo può essere il progetto ideale per tutti”.

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Sezione: Focus / Data: Gio 21 gennaio 2021 alle 13:59
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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