Tuttosport ha raccolto la testimonianza di un interista che a Oporto non è riuscito a entrare al Do Dragao, oppure lo ha fatto dopo mille peripezie. Ad esempio Francesco Rosito. "Che la giornata fosse iniziata male lo avevo capito non appena atterrato all’aeroporto dopo circa due ore di tragitto, provenienza Londra. Neanche il tempo di togliere il telefono dalla modalità volo, ed iniziano arrivare messaggi preoccupanti su una clamorosa retromarcia del Porto - dice il tifoso, in fila dalle 18.30 all'impianto portoghese - Il biglietto regolarmente acquistato, viene letto al tornello riportando un non precisato ‘errore’. Inizio a capire e a temere. Poi alla porta 19 l’amara conclusione, niente partita".

"Siamo rimasti fuori in tantissimi, almeno un migliaio, se non di più. Il settore dove ci avevano mandato era già esaurito, quindi anche a logica era impossibile entrare - continua Rosito - Ho temuto per la mia vita. Siamo stati messi in questo pericolosissimo imbuto, in questa fila dalle 18.45, dove non si avanzava di un centimetro. La zona non era assolutamente sicura, eravamo tutti ammassati. In questa strettoia la gente, anche non volendo, spingeva. Nonostante la tensione massima, non è successo nulla di grave. Ma la verità è che eravamo intrappolati, non mi viene altro termine. C’erano pure bambini, anziani, persone con le stampelle. Dove ho visto la partita? Sul cellulare. Sono andato via verso la fine del primo tempo. Uno prende le ferie, spende soldi per voli e hotel, più quelli del biglietto, il disagio non è da poco".

Sezione: Focus / Data: Gio 16 marzo 2023 alle 10:00
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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