Oaktree avrebbe dato all'Inter una valutazione di 850-900 milioni, superiore a quella messa sul piatto a febbraio da Bc Partners (750 milioni) e respinta da Suning. Lo scrive Gazzetta.it, aggiungendo che è un valore realistico, in tempi di Covid-19, sulla base delle stime di Kpmg Football Benchmark, considerato che nel 2020 l’enterprise value nerazzurro era di 983 milioni e che nel frattempo si è assistito a un calo generalizzato delle quotazioni. L’operazione del fondo californiano - aggiunge la rosea - viene realizzata con Great Horizon, la scatola lussemburghese attraverso cui Suning controlla il club nerazzurro (al 68,55%), quindi l’impegno al pagamento degli elevati interessi del prestito e al rimborso del capitale è tecnicamente in capo agli azionisti.

In soldoni, siccome il finanziamento si poggerà sui flussi di denaro del club, non è così peregrino che Oaktree finisca per rilevare il controllo dell’Inter nell’arco di tre anni, sulla falsariga dell’operazione che Elliott fece con Li Yonghong per prendersi il 100% del Milan. Prima che si concretizzi questo scenario, Oaktree vorrà certamente tenere sotto controllo il business nerazzurro e verificare che la gestione sia orientata all’efficienza e alla protezione del valore. "Qui - chiosa la rosea - subentra il tema della governance: poter disporre di quei margini in grado di influenzare i processi decisionali, nella veste di creditore-azionista di minoranza che non è semplicemente creditore-azionista di minoranza". 

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Sezione: Focus / Data: Gio 20 maggio 2021 alle 17:06
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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