"Finalmente mi diverto a fare l’allenatore di questa squadra...". Così Cristian Chivu a DAZN nel post-partita di Inter-Fiorentina. Un'ammissione del fatto che la chiamata sulla panchina nerazzurra sia stata anche un peso per certi versi. Un'assunzione di responsabilità notevole per chi, in Serie A, aveva fin lì allenato solo per 13 partite a Parma.

Adesso, però, Chivu sembra padrone della situazione, calato completamente e perfettamente nella parte. "Chivu ha imparato a “leggere” il nuovo ruolo, è riuscito a superare le preoccupazioni iniziali, così è nata la gioia nell’assemblare questo variegato gruppo da scudetto - sottolinea la Gazzetta dello Sport -. Un impasto di giovani alla Bisseck (e alla Sucic) e mostri sacri come Calha, tutti comunque capaci di mescolarsi e reagire alle difficoltà, come quella del Maradona. Insomma, il tecnico ha trovato dentro di sé e nei suoi ragazzi la serenità e la lucidità necessarie per godersi questo viaggio, senza mai tradire se stesso. Ciò che accade in campo è solo una conseguenza: quando gioca come sa, vedi il secondo tempo coi viola, pure la squadra se la spassa. Dopo la serata immatura di Napoli, la vittoria ha dimostrato che ad Appiano è possibile ritrovare il senno. Anzi, è stata il segno preciso della presa di Chivu: la nuova Inter è sua, appartiene al romeno, è stretta nella sua mano come mai prima".

Al centro di tutto resta la forza mentale: Chivu pretende calma nel gestire i momenti, vuole che non cedano più i nervi e non si cada nelle trappole. "Come in quella contiana di sabato scorso - si legge -. Se c’è una cosa che Chivu ha rimproverato ai suoi, è stata l’aver voluto vedere e rivedere in video l’azione del rigore già durante l’intervallo, nello spogliatoio del Maradona: un atto ingenuo di auto sabotaggio. «Non sento il rumore dei nemici», ha detto piuttosto mercoledì, spedendo un messaggio da San Siro direttamente a Napoli: è sempre meglio divertirsi che sprecare energie in chiacchiere".
 

Sezione: Focus / Data: Ven 31 ottobre 2025 alle 08:28 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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