L'Inter ci ha provato, ma Stramaccioni ha ribadito: "Vice-Milito? Sì, l'abbiamo cercato, ma solo alle nostre condizioni". E senza che arrivasse chi davvero si voleva, si è deciso di restare con la rosa attuale. Un parco attaccanti piuttosto scarno, se dal gruppo si sfrangiano trequartisti e affini: restano Cassano, Milito e Palacio, oltre al giovane Livaja. Insomma, lontani i tempi di 'vacche grasse' con in panchina gente del calibro di Cruz, Recoba, Crespo e compagnia.

E la Gazzetta dello Sport spiega allora l'importanza criuciale che avrà Milito in questa stagione, un anno in cui l'argentino (almeno fino a gennaio) avrà sulle spalle onori e oneri. La rosea elogia il Principe, campione di professionalità, uno che anche quando non la butta dentro non si fa mai condizionare nel lavoro e agisce in linea con i suoi doveri. "Prima o dopo ogni seduta il Principe infatti fa un lavoro di prevenzione individuale a seconda delle proprie necessità con uno dei fisioterapisti nerazzurri. Certo, diversi colleghi fanno altrettanto - anche se all’Inter erano famose le fughe post allenamento di giovani talenti come Balotelli e Santon -, ma l’argentino ci aggiunge una forza mentale da fuoriclasse", si legge sulla rosea.

Quest'anno, inoltre, Milito ha potuto godere del giusto riposo estivo e ha affrontato la stagione svolgendo completamente la preparazione estiva, cosa che gli è mancata negli ultimi due anni e che ha pagato con infortuni vari.

Sezione: FOCUS / Data: Mar 11 settembre 2012 alle 10:40 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print