Da bistrattato a idolo: la parabola di Jonathan viene ripercorsa dalla Gazzetta dello Sport. "Johnny il fenomeno è uno che aveva anche pensato di tornare in Brasile: successe quando tutti gli dicevano di tutto appena arrivato in Italia. «Mia madre, quando ero triste all’Inter, mi rincuorava dicendomi che questo era il mio sogno, che dovevo viverlo bene, il sogno di tanti ragazzini brasiliani. Devo ringraziarla». E qualcosa è cambiato. Un qualcosa che Mazzarri ha agevolato: con ripetizioni, insistenza, dialoghi, insegnamenti. In pratica: se da un anno all’altro (quello passato e quello odierno) Johnny sa di giocatore, un motivo maestro ci sarà. E il maestro di movimenti e tattica, si sa, vede il gioco sugli esterni come il Sacro Graal: fonte di vita calcistica. Johnny lo sta interpretando con efficace insistenza, fa gol (3, più uno in Coppa Italia), fa l’ala, cerca la profondità «perché Mazzarri mi dice così, quando vedi la buca, vai!» disse una volta a Interchannel. E lui ci va. Senza che nessuno riveda un Maicon, per carità, anche se «io e lui ci siamo allenati insieme, nel Cruzeiro, quando Maicon era in prima squadra e io in Primavera»".

Addirittura, esiste la possibilità legale (e non solo) di vedere Jonathan vestire la maglia dell'Italia. "Jonathan ha anche il passaporto italiano perché sua moglie Luana (che conobbe quando entrambi avevano 12 anni) è pronipote di italiani: i suoi antenati portavano il nome di Grossi ed erano della provincia di Lucca. Luana e Johnny hanno una bambina di 10 anni che si chiama Julia. Amano andare al cinema e Johnny adora Vin Diesel, un combattente. Johnny il fenomeno ama churrasco e grigliata, ovviamente la musica brasiliana (Psirico, Cristiano Araujo), non il rock ed è un «Will Hunting» versione no-rebel : a scuola era il più bravo in matematica, un cervellone. Fatti due conti, è cresciuto tantissimo. Fatti due conti, Johnny è da voti altissimi", si legge.

Sezione: Focus / Data: Lun 17 marzo 2014 alle 08:28 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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