La Gazzetta dello Sport presenta Borussia Dortmund-Inter rifacendosi al 2-2 in Germania dl 6 aprile 1964, quando con un pari fuori i nerazzurri prepararono al meglio il ritorno a San Siro e la qualificazione alla finale di Coppa dei Campioni (poi vinta dalla squadra di Herrera). "Il Mago era arrivato alla Pinetina quattro anni prima e, a forza di proclami, cartelli e insegnamenti vari, era entrato nel cuore e nella testa della sua Inter - si legge -. Aveva ormai forgiato la macchina da trionfi che stava per impossessarsi dell’Europa e del mondo. Antonio Conte invece è arrivato da soli 4 mesi, per questo anche nella conferenza stampa di ieri, come in quella di vigilia a Barcellona, ha speso una parola più delle altre: step. Tutta la sua prima stagione nerazzurra è un enorme step, un gradino da scalare, un percorso di educazione e di crescita. Perché, come successe all’alba dell’Acca Acca interista, deve ancora finire di inculcare i suoi principi, tattici e spirituali, e non ha ancora l’organico che desidera per essere definitivamente competitivo".

Servirà un'Inter come quella vista in questo avvio di stagione, Champions compresa se si parla di Barcellona, anche se lì i nerazzurri persero la partita. "L’ottimo primo tempo condotto con la palla ai piedi, mettendo sotto Messi, ha convinto i nerazzurri di potersela giocare alla pari anche a certi livelli - si legge ancora - Almeno fino a quando gli altri pescano dalla panca Vidal e Dembelé. Questa è la prima mission di Conte: ripetere Barcellona, imporre un’altra prova di intensità e coraggio, per corazzare la personalità della squadra, buttare nel cuore altre badilate di autostima e accelerare la crescita. In un contesto ambientale non meno inquietante del Camp Nou. Il Muro Giallo del Westfalenstadion lo conoscono tutti".

Aspetto non secondario, battere il Borussia e avvicinare la qualificazione avrebbe un effetto importante anche in chiave mercato. "Riassumendo, andare oltre il Muro Giallo per l’Inter significa tante cose: superare l’ostilità ambientale; fare il pieno di autostima da reinvestire in campionato; proseguire il percorso di crescita tecnica e caratteriale; semplificare la pratica di accesso agli ottavi; avvicinare i premi Uefa, preziosi per costruire un futuro ambizioso. Ma anche migliorare le proprie attitudini nella competizione: l’Inter ha perso le ultime 3 trasferte in Champions; Conte le ultime 5 su 7 con Juve, Chelsea e Inter. Smentire un trend, significa svoltare".

Sezione: Focus / Data: Mar 05 novembre 2019 alle 08:15
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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