Ieri hanno esordito in Europa League con la maglia dell'Inter. Marco Benassi e Andrea Romanò svelano, a Inter Channel, le loro sensazioni nel day-after della sfida di Kazan.
Come è andato l'esordio a Kazan? Un giovane cresce di più giocando in un club di media grandezza o magari di Serie B, oppure allenandosi con grandi giocatori?
Benassi: "Secondo me è meglio allenarsi in un grande Club dove impari da giocatori che hanno grande esperienza che hanno vinto tanto e di conseguenza credo che migliori anche più. Perciò credo che sia meglio allenarsi con una squadra di grande valore".
Però bisogna giocare...
Benassi: "Sì, sicuramente, però secondo me all'inizio va bene così, se c'è bisogno di fare altre esperienze altrove ben venga".
Romanò: "Sì. Ha ragione Marco".
Da chi state imparando di più? Dai nostri eroi più maturi? A chi cercate di rubare i segreti del mestiere di centrocampista?
Romanò: "Si impara un po' da tutti. Tutti ti aiutano. Si prende spunto dai compagni e si cerca di fare del proprio meglio andando avanti con il tempo".
Benassi: "Io prevalentemente da Zanetti e Cambiasso, perchè hanno il mio stesso ruolo e perchè hanno un'esperienza enorme e sono entrambi bravissimi".
Qual è nel vostro ruolo quello che ritenete il miglior giocatore al mondo?
Benassi: "Per me Xavi del Barcellona".
Romanò: "Per me Iniesta".
Un punto di forza di Andrea Stramaccioni con il quale avete vinto la Next Gen, e un punto di forza di Daniele Bernazzani con il quale avete vinto il campionato?
Romanò: "Per Stramaccioni sicuramente, che prepara la partita in modo ineccepibile sotto ogni punto di vista e ogni partita sai quello che devi fare. Per Bernazzani vale la stessa cosa. Ti da' tranquillità e sono entrambi ottimi allenatori".
Cosa ti hanno detto i tuoi compagni per tranquillizzarti e caricarti prima di Rubin Kazan-Inter?
Benassi: "Mi hanno detto di stare tranquillo che si trattava comunque di una partita di calcio e di fare quello che sapevo. Come faccio sempre in allenamento di dare tutto e che sicuramente sarebbe andata bene".
Qual è il compagno che in allenamento ti segue e ti consiglia maggiormente?
Romanò: "Zanetti e Cambiasso: sono sempre loro due che aiutano di più noi giovani. Però tutti quanti ci aiutano. Ieri Andrea Ranocchia prima della partita è venuto a tranquillizzarci come tutti gli altri compagni".
Cosa significa giocare non contro squadre del nostro Paese, ma aver avuto modo di confrontarsi con alcune tra le migliori squadre internazionali come avviene al Viareggio o nelle partite di NextGen Series?
Romanò: "È diverso incontrare squadre straniere e ti aiuta a crescere. Ti serve quando giochi in Italia ad essere ad un livello un pochino superiore rispetto agli altri".
Pensate di trovare un po' più di spazio adesso che avete fatto il vostro esordio ufficiale in prima squadra? Come e dove vedete il vostro futuro calcistico?
Benassi: "Attualmente sto benissimo qui all'Inter. Vedremo se l'anno prossimo la Società mi manderà a giocare da qualche altra parte. Comunque all'Inter mi trovo benissimo fin da quando sono arrivato dal Modena l'anno scorso".
Romanò: "Io invece sono arrivato dall'accademia del Como e poi sono approdato ai Giovanissimi dell'Inter nel 2006".
Dal 2006 hai cambiato molti allenatori...
Romanò: "Ho iniziato con Cerrone, poi sono passato a De Paoli, Tommasoni, Gatti, Pea che mi ha portato in Primavera e infine a Stramaccioni".
Segui la carriera dei tuoi vecchi compagni e allenatori quando lasciano l'Inter
Romanò: "Sì. L'anno scorso ho seguito il Sassuolo che ha fatto molto bene e per poco non è riuscito a salire in Serie A. Il mister sta facendo molto bene anche quest'anno al Padova".
Cosa si prova a giocare insieme a Zanetti?
Romanò: "È un bel complimento, però io a differenza sua, ho disputato una sola partita, lui invece ne ha giocate più di 800".
Benassi: "È una soddisfazione immensa, lui è il simbolo dell'Inter, ha fatto la storia e giocare con lui è una grande emozione".
Durante la telecronaca della partita di giovedì', sono arrivati anche i complimenti di Beppe Bergomi, questo deve rendervi ancora più orgogliosi di voi stessi...
Benassi: "Sinceramente non l'ho ascoltato e non ho ancora avuto modo di rivedere la partita, perchè stanotte ho dormito qui ad Appiano. Comunque me l'hanno detto, tra l'altro Bergomi un po' lo conosco, perchè l'ho affrontato in campionato. La stagione dell'anno scorso è stata piena di soddisfazioni, abbiamo conquistato il titolo di Campioni d'Italia Primavera e Berretti oltre alla NextGen Series".
Ieri contro il Rubin Kazan sei partito un po' con il freno a mano tirato?
Romanò: "Sì, forse è stata l'emozione di esordire dal primo minuto".
Andate ancora a scuola?
Romanò: "No, ho il diploma da Geometra".
Benassi: "Io sono iscritto a Ragioneria, però quest'anno sono andato solo una volta".
Come fate a conciliare la vita dell'Inter con lo studio?
Romanò: "Alle medie andavo a scuola qui ad Appiano Gentile, poi prendevo il pullman e andavo al 'Facchetti' a fare allenamento. Tornavo la sera e studiavo come un ragazzo normale".
Quali sono le differenze tra giocare in Primavera e in prima squadra?
Benassi: "Ieri sera mi sono reso conto, che in prima squadra ci sono sia maggiore intensità, sia maggior ritmo di gioco. Si gioca un calcio più veloce, dove è fondamentale rimanere concentrati".
Romanò: "In prima squadra bisogna tenere alta la concentrazione per tutta la partita".
Chi era il vostro idolo da bambini?
Benassi: "Ora che gioco in questa società, dico Zanetti".
Romanò: "Anche per me".
Poichè siete giocatori dell'Inter, le ragazze vi guardano con occhi differenti rispetto a prima?
Romanò: "A me non guardavano prima, figuriamoci adesso (ndr.: sorride)".
VI sentite già uomini?
Benassi: "Più che uomini... ometti".
Cosa fate nel tempo libero?
Benassi: "Giochiamo alla Playstation e andiamo al cinema con gli amici, tra l'altro condivido l'appartamento con Pasa".
Romanò: "Quello che fanno tutti: esco con gli amici, mi diverto con loro, sto a casa con la mia famiglia ed esco con la mia ragazza".
Nella partita giocata con la Primavera sabato scorso contro il Milan, non è stato facile per te rimanere lucido e freddo dal dischetto, in una situazione di svantaggio.
Benassi: "Io avevo già deciso. In allenamento il giorno prima, avevo provato questa soluzione. Sono andato convinto sul dischetto".
Ti piacerebbe un domani diventare capitano dell'Inter e portare la squadra alla vittoria come hai fatto con la Primavera?
Romanò: "Da grande sicuramente sì, giocare qui è un sogno. Spero di fare come ha fatto Zanetti".
Con Stramaccioni, avete sicuramente un rapporto particolare.
Benassi: "Si già dall'anno scorso con la Primavera".
Autore: Riccardo Gatto / Twitter: @RiccardoGatto1
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