Roberto De Zerbi è stato ospite ieri sera di Sportitalia. Il tecnico ha parlato di tante situazioni legate al suo Sassuolo e non solo, partendo dall'emergenza coronavirus in corso e dalla possibilità di tornare a giocare. “Io sono per il ritorno a giocare a patto che ci siano le condizioni di salute, a patto che si possa continuare senza mettere a repentaglio la salute di nessuno - ha detto -. Chi fa calcio muove interessi economici e di altro tipo, il calcio non è solo uno sport. Prima comincia, prima torna tutto alla normalità". 

Tanti i giocatori che in questa stagione, in neroverde, si sono guadagnati un posto al sole. "Qualche merito penso di averlo anche io, stanno facendo tutti bene quindi vuol dire che almeno non faccio danni - ha detto ancora De Zerbi -. Penso anche a Boga, Locatelli, Berardi, ma la realtà è che abbiamo tanti giocatori giovani e di valore eccezionale. Il Milan ha bruciato Locatelli? Per me è da big, ma è anche vero che in Italia non si dà il tempo ai giovani di sbagliare, di avere qualche mese in cui possono perdersi. Locatelli è un talento talmente puro che sarebbe esploso da qualsiasi parte, la società è stata brava ad andarlo a prendere. Al Sassuolo questa politica si può fare, altrove non so".

Si parla di Sensi, dalla scorsa estate non più dei neroverdi ma dell'Inter. "Sono di parte, è un figlioccio. All’Inter ha avuto dei problemi quando son venuti fuori i guai fisici, fin quando è stato bene ha fatto grandi cose. Non è un problema di posizione".

Infine una graduatoria dei migliori allenatori italiani. "Sarri primo, Spalletti secondo, Conte terzo. La prima Roma di Spalletti la guardavo con molto interesse, quella con Totti centravanti e Perrotta dietro, così come la Juve di Conte ed il Napoli di Sarri.".

Sezione: Focus / Data: Mar 07 aprile 2020 alle 10:34 / Fonte: tuttomercatoweb
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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