Ai microfoni di Tuttosport, la bandiera nerazzurra Evaristo Beccalossi analizza la sua nuova avventura alla presidenza del Lecco: "Insieme al direttore tecnico e all'allenatore cercheremo di portare avanti un progetto, non sarò un presidente di scrivania. Nel calcio, si sa, non bisogna inventare nulla. Bisogna solo fare bene con entusiasmo". Così l'ex numero 10 inizia la lunga intervista.
Perché questo passo? 
"Negli ultimi anni ho fatto esperienza. L'anno scorso ho gestito da solo la Berretti del Brescia e Lecco è una piazza importante. Senza la C2, il campionato dilettanti sarà un interessante serbatoio per i nostri giovani. Certo, sappiamo di dover mantenere i piedi per terra. Cercheremo di partire bene. L'entusiasmo si ottiene con il lavoro e cercheremo di raccogliere risultati positivi. Un progetto si costruisce poco alla volta. Poi si vedrà...". 
E a proposito di giovani, sta cercando intese con l'Inter? 
"Sicuramente i nerazzurri sono il mio punto di riferimento, ma ho lavorato anche con il Milan e con altre realtà". 
Il Lecco è il suo presente, l'Inter è il suo bellissimo passato. Si attende qualche altro colpo di mercato da parte di Erick Thohir? 
"I nerazzurri si sono mossi davvero bene. Con i tempi che corrono, Piero Ausilio e la società hanno svolto un lavoro lodevole. È più facile avere una certa disponibilità economica e prendere giocatori pagandoli 30 milioni di euro. Invece, l'Inter attuale ha saputo fare mercato secondo la disponibilità economica di oggi. Promuovo il lavoro di tutti". 
Anche in corso Vittorio Emanuele stanno costruendo un progetto. 
"Purtroppo ormai in giro ci sono pochi soldi. Certo, magari Juventus, Roma e Napoli sono ancora superiori, ma tutti devono capire che l'Inter ha voltato pagina. Saremo per sempre grati a Moratti, Milito, Zanetti o Cambiasso. Ma è appena iniziata una nuova era, un nuovo periodo. Si va verso una gestione diversa e la dirigenza si è calata in fretta in una mentalità differente e in un progetto che vuole essere innovativo". 
Osvaldo è arrivato in prestito gratuito con diritto di riscatto. È l'uomo giusto per l'attacco dell'Inter? 
"Certo, è un grande giocatore. Magari negli ultimi due anni non si è espresso ai suoi livelli, ma con Palacio e Icardi formerà un tridente da 15-20 gol a testa. Mica male direi". 
Icardi, però, deve pensare soltanto a giocare. Non trova? 
"Qualcuno gli dirà che ha grandi potenzialità e che deve assolutamente diventare un punto di riferimento dell'Inter del futuro. Mauro deve capire che è giovane, gioca in una grande squadra e, soprattutto, che ha qualità importanti. Dipende da lui. Se vorrà, potrà fare bene". 
Ranocchia è il capitano giusto? 
"Sono felice per Andrea perché sarà importante anche per la Nazionale del futuro. Lui ama l'Inter e con la fascia è stata responsabilizzato. È un giusto premio per chi ha voluto rimanere in nerazzurro". 
Bisognerà responsabilizzare anche Kovacic. 
"Mateo ha grande tecnica. Voglio rivederlo come negli ultimi mesi della passata stagione, quello capace di verticalizzare. Mi piacerebbe segnasse 7-8 gol. Sì, bisogna responsabilizzarlo, fargli capire che sta crescendo e che deve mettere le sue qualità al servizio della squadra". 
Invece, ad Hernanes cosa manca ancora? 
"Lui è completo, basta trovargli la posizione giusta in campo". 
Sarà compito di Mazzarri... 
"Walter riuscirà a costruire un gruppo. Farà un tipo di calcio aggressivo, basato sulla corsa. E con tutti i giocatori dovrà condividere il suo spirito di battaglia. Creare un mix di talento, qualità e fisico".

Sezione: Focus / Data: Mer 13 agosto 2014 alle 08:00 / Fonte: Tuttosport
Autore: Redazione FcInterNews.it
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