Jesus Maria Zamora, una vita, letteralmente alla Real Sociedad – 15 anni al servizio della squadra basca, con 446 presenze e 63 gol - ricorda perfettamente il doppio confronto con l’Inter. Erano i 32esimi di finale della Coppa UEFA della stagione 1979/80. I nerazzurri al termine dell’annata vinsero lo Scudetto. L’anno successivo la Real Sociedad avrebbe conquistato la Liga. Insomma, fu un epico scontro da Coppa Campioni, qualcosa difficile da dimenticare: “Fu un’eliminatoria molto dura per entrambe le squadre – racconta in esclusiva a FcInterNews l’ex numero 10 -. Quel match è rimasto impresso nel ricordo di tutti. Due gare combattute, appassionate, dove tutti diedero il massimo”.

L’Inter vinse 3-0 all’andata, voi 2-0 al ritorno.
“Esattamente. E dopo il secondo gol avremmo potuto anche segnare il terzo. Era il calcio di una volta. L’arbitro lasciava correre molto di più, gli interventi ambo i lati erano vigorosi. Al ritorno ci furono un sacco di giocatori ammoniti, il che dimostra la lotta vera, non per modo di dire. Giocammo alla morte! Per noi affrontare l’Inter, quella squadra così forte, fu molto importante. Tra i nerazzurri c’erano Beccalossi, Altobelli, Oriali. Fortissimi! Peccato essere eliminati, ma noi non avevamo molta esperienza in Europa, ma fu comunque utile. E a San Sebastian quelli della mia età si ricordano ancora di quelle gare”.

Cosa provò a giocare a San Siro?
“Un’emozione unica. Scendere in campo in quell’impianto è qualcosa di mitico. Io ho giocato alla Scala del Calcio anche contro il Milan degli olandesi e con la Nazionale spagnola. L’ambiente era davvero bellissimo”.

Anche all’Anoeta c’è molta passione.
“Sì, adesso poi rispetto ai nostri anni hanno tolto la pista d’atletica. Però non chiaramente non c’è la magnitudine di San Siro”.

Prima mi ha detto che le vostre gare, furono “giocate alla morte”, sarà lo stesso mercoledì e nel ritorno?
“Sì, evidentemente la Real Sociedad darà tutto, ma l’Inter resta favorita, è un equipazo! I nerazzurri sono in forma e si vede, data la manita rifilata al Milan: hanno grandi giocatori e esperienza internazionale. Significherà per noi affrontare una squadra superiore, ma chiaramente daremo tutto in campo”.

Però la Real Sociedad stava per battere il Real al Bernabeu. Anche “voi” siete in forma.
“Quando una squadra è più forte, se gioca al suo livello, tutto è più complicato. Come sempre le partite si devono giocare. Ma l’esperienza europea dell’Inter può essere importante. Noi sicuramente daremo tutto, ma a volte non ci riesci anche perché non sei abituato a partite come quelle della Champions”.

Chi le piace dei giocatori dell’Inter?
“Non voglio nominare un singolo. A me piace proprio il gioco dell’Inter. I nerazzurri giocano bene e segnano tanto. Inzaghi ha pure calciatori top in panchina, quindi non c’è molta differenza tra i titolari e chi non parte nell’undici iniziale”.

Quindi apprezza mister Inzaghi?
“Sì, l’allenatore è molto importante nel gioco di una squadra. Si vede che i calciatori nerazzurri sono adatti allo stile di gioco imposto dal tecnico”.

Chi passa il girone?
“L’Inter non dovrebbe avere problemi, sono i favoriti del gruppo. Dovrebbero sbagliare molto per essere eliminati. E le rivali quasi perfette. Dico questo non solo per la storia, ma proprio perché ora stanno molto bene. La Real Sociedad dovrebbe giocarsela col Benfica. Per me i nerazzurri arriveranno primi. Ma sono anche sicuro che renderemo dura la vita all’Inter”.

Sezione: Esclusive / Data: Mer 20 settembre 2023 alle 15:20
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
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