Parliamoci chiarissimo e fuori dai denti. Il tifoso interista medio spera ovviamente che i nerazzurri vincano a Torino. Ma non ci crede tantissimo, anzi. Sia per una questione 'politica', per i tanti, troppi errori arbitrali subiti contro la Juventus, sia per il momento no della Beneamata in campionato. Per quanto riguarda il primo punto, nonostante le molteplici sviste subite in questa stagione (di cui chissà perché si parla pochissimo, a differenza dei cosiddetti aiuti) credo sia sbagliato e anche fuori luogo pensare male. Se ipotizzassi un complotto concreto, cercherei le prove e poi le pubblicherei quanto prima. Spero e credo, per la correttezza di tutto un sistema, che Calciopoli insomma sia stata superata.

Il periodo infelice dell’Inter invece, a livello di risultati, deve essere messo alle spalle quanto prima. I bonus sono finiti. E adesso ti tocca vincere fuori casa contro la Juventus. Diciamo la verità: la squadra di Inzaghi era a un passo dall’ipoteca del Tricolore, ma oggi, dopo la serie negativa dei 7 punti in 7 partite, tutto è mano al Milan. Siccome però nove partite sono un’infinità e davvero tutto può succedere, Lautaro e compagni hanno il dovere di provarci e di crederci sino alla fine.

L’Inter – probabilmente – è davvero la squadra più forte della Serie A. Ma a furia di ripeterlo e di sostenere che tanto gli altri non terranno mai un certo ritmo, i nerazzurri domenica sera potrebbero addirittura essere quarti in classifica. Fondamentalmente questo è il momento per metterci gli attributi. A parole siamo bravi tutti. Pure io posso sostenere di essere il miglior attaccante del mondo, ma ci sarà un motivo per cui non sono il 9 dell’Italia. E allora che tutti i giocatori nerazzurri dimostrino da qui a fine stagione di meritarsi l’appellativo di top. O quello di possibili campioni d’Italia.

Se da un lato meriti i giusti plausi quando le cose vanno bene, lo stesso discorso deve valere anche per le critiche quando tutto va male. La fame di vittoria, di arrivare, il voler vincere a tutti i costi deve emergere anche solo dagli sguardi pre-gara di ogni tesserato dell'Inter. Altrimenti, visto anche e soprattutto il campionato dal livello parecchio basso, l’esito significherebbe che un grosso errore generale è stato protratto da parte di tutti. E che detrattori, tafazzisti o semplici intenditori di calcio che “Io l’avevo detto”, hanno avuto ragione in pieno.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 01 aprile 2022 alle 00:00
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
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