Sono già cinque i colpi messi a segno dall'Inter in questa sessione caldissima di mercato. L'ultimo ieri, Bellanova, arrivato dopo i vari Onana, Mkhitaryan, Asllani e Lukaku. Cinque rinforzi non banali per Inzaghi, che allunga la rosa con alternative validissime in ogni zona del campo. Anzi, quasi ogni zona, perché a guardar bene finora non ci sono novità in entrata per quanto riguarda la difesa.

Hanno salutato in due (Ranocchia e Kolarov) e un terzo potrebbe farlo a breve (Skriniar). Insomma, là dietro qualcosa dovrà per forza arrivare. I nomi caldi in tal senso sono due: quelli di Bremer del Torino e di Milenkovic della Fiorentina. Il brasiliano ha sposato totalmente il progetto nerazzurro già da svariati mesi e non aspetta altro che il club vada da Cairo e chiuda la questione. Per quanto riguarda il serbo, invece, i dialoghi sono avanzati e lui viene visto come il braccetto di destra ottimale per completare la linea a tre assieme a Bastoni e allo stesso Bremer, senza dimenticare che in rosa c'è ancora De Vrij oltre a D'Ambrosio e Dimarco. Bremer si è imposto come tra i migliori centrali al mondo nel Toro di Juric, ma con Mazzarri aveva iniziato anche lui come braccetto di destra: una duttilità che può tornare davvero utile a Inzaghi nel corso della stagione. Stesso discorso per Milenkovic, a suo agio pure come perno centrale.

Eppure l'isterismo degli ultimi giorni dei tifosi interisti non riguardano il reparto arretrato, bensì l'attacco. In particolare, c'è grande ansia per Dybala, che sembrava ormai nerazzurro e che invece ha dovuto rinviare ogni proposito di matrimonio. L'arrivo di Lukaku ha per ora chiuso le porte dell'Inter alla Joya: al momento in rosa ci sono il belga, Lautaro, Correa e Dzeko, senza dimenticare Sanchez e Pinamonti. Decisamente un po' troppi. Bisogna sfoltire soprattutto per esigenze di bilancio. E se le uscite del cileno e del canterano appaiono imminenti, non altrettanto si può dire per Correa e Dzeko. Dybala all'Inter come quarto attaccante e non come quinto: questo sembra essere il disegno di Marotta e soci. Da capire poi se l'a.d. Vorrà affondare il colpo per il suo pupillo prima di passare alle cessioni oppure, ragionevolmente, continuare a tenere sulla corda la Joya in attesa di fare spazio. Con il rischio evidente che nel frattempo l'ex Juve si trovi un'altra squadra.

Giochi di incastri, economici e di campo. Ad ogni modo, anche senza Dybala, Inzaghi avrebbe comunque un attacco di tutto rispetto e senza dubbio completo. Nessuno nega la qualità dell'argentino e quanto di buono potrebbe portare ai nerazzurri, ma la realtà oggi dice altro e sono anni ormai che a Milano si deve fare con quello che si può più che con quello che si vuole. Stupisce il poco appeal suscitato dall'acquisto di Bremer. Anche perché, tutto considerato, è diventato la vera esigenza nerazzurra, molto più di Dybala. Per fortuna, sia in viale della Liberazione che ad Appiano Gentile conoscono bene il potenziale del torinista, uno di quei profili pronti a fare innamorare il popolo interista. L'estate passa in fretta e il campo presto emetterà i primi giudizi. Se oggi c'è una priorità, non è Dybala ma Bremer.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 05 luglio 2022 alle 00:00
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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