Un Derby d'Italia quanto mai tranquillo e sereno quello andato in scena domenica sera all'Allianz Stadium. Il brivido più grosso è arrivato a fine gara, quando i giocatori si sono accorti che le docce non sputavano acqua calda: altro che brivido, congelamento vero. Tutti nel bus e di corsa a Milano a usare sapone e shampoo!

Un 1-1 scolastico, scritto, nella migliore delle tradizione di quei big-match tanto attesi e che poi deludono. Botta e risposta nell'arco di 5 minuti, in gol proprio i due centravanti, e poi tanto fumo e poco arrosto. L'Inter ci ha provato, almeno nelle intenzioni, ma a un possesso palla prolungato quasi mai si è arrivati alla stoccata pericolosa; dall'altra parte zero assoluto. Una pochezza disarmante per i bianconeri di Allegri, capaci di farsi vedere dalle parti di Sommer solo in due occasioni in tutti i 90 minuti. Tant'è.

Eppure, anche in uno Juve-Inter così banale, non è mancato il "caso arbitrale". O presunto tale. Qualche bontempone - anche qualcuno facente parte della stampa sportiva nazionale tipo Tuttosport - ha voluto alzare il polverone: "Clamoroso errore di Guida e del VAR Irrati: pari dell'Inter irregolare!". Sì, pure con il punto esclamativo alla fine. E non è mancato chi gli è andato dietro in questa crociata sventurata.

Il fatto: Darmian capisce in anticipo le intenzioni di Chiesa, gli ruba tempo e spazio, l'Inter riparte e Lautaro segna. E il fallo? Ci sarebbe stato un tocco sul volto di Chiesa. Semplicemente falso. Bastava aspettare un replay frontale (puntualmente arrivato) per evitare di divulgare menzogne e, di conseguenza, non fare pessime figure. Darmian non tocca mai il viso di Chiesa, ma semplicemente gli taglia la strada in maniera totalmente regolare. Tant'è vero che lo stesso attaccante juventino, dopo il volo solito per fregare l'arbitro, si rialza immediatamente e va a pressare. Nessun parallelo con Kean-Faraoni di qualche settimana fa né con altri episodi evocati da chi ha piacere solo a fare caciara. Non c'era nulla, se non l'ennesimo intervento puntuale del difensore di Inzaghi.

Clamoroso? Qui di clamorosa c'è solo la faziosità dei soliti noti.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 28 novembre 2023 alle 00:00
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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