La corsa scudetto s'infittisce sempre di più. Una lotta a due, tra Inter e Juve, ampiamente consolidata da diverse giornate. Quel paradosso dei risultati è piuttosto curioso: le due di testa hanno incassato le stesse frenate, con Genoa, Sassuolo e Bologna. Inzaghi cerca un piano B: quando manca Lautaro la squadra non è la stessa sul piano della personalità e delle giocate sul fronte offensivo. Forse è banale evidenziarlo, ma il tecnico ha bisogno di alternative valide nel pacchetto dello sviluppo del gioco. A Genova anche Marcus Thuram ha sentito eccome la mancanza del Toro, suo fedele compagno complementare. Una connessione naturale, con la speranza che presto possa riproporsi il binomio che ha fatto incantare in Italia e in Europa. Fisiologico un lieve calo fisico al termine di un anno condotto su ritmi sempre altissimi e senza mai tirare il freno. Ma gennaio è il mese dove notoriamente le flessioni possono intralciare i cammini delle big, tra la proiezione della Champions e un calendario fitto d'impegni. Recupero

La Juventus sta certificando la consueta solidità nell'approccio alle partite. Se l'anno scorso la truppa di Allegri faceva parecchia fatica a consolidare il vantaggio, qualcosa è cambiato. Più convinzione, qualche giocatore (Rabiot su tutti, ma anche il reparto difensivo) che sta rendendo con efficienza, ed ecco che la Juve è lì, a due lunghezze dalla capolista. Anche se, oggettivamente, ha un pochino stancato il teatrino del profilo eccessivamente basso di Allegri. Sentirgli dire che i tre punti con la Roma hanno permesso alla sua squadra di allungare sui giallorossi, beh, è quantomeno fuorviante (per non dire altro).

In casa nerazzurra è fondamentale il presupposto secondo il quale tutti devono sentirsi importanti e che anche le riserve abbiano la piena fiducia di Inzaghi: l'abbiamo sostenuto a più riprese. Il lato tecnico sta fornendo una chiara proiezione di un gioco che collega traiettorie lucide e sempre chiare. Gestione dei momenti per aumentare il ritmo o diminuirlo. Continuare a restare uniti, recuperare al meglio le energie e vincere anche le partite sporche. Va bene il tratto identitario, ma anche giocare qualche partita contro la propria natura, ecco, farebbe del Biscione una squadra inarrivabile per le concorrenti della Serie A.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 02 gennaio 2024 alle 00:00
Autore: Niccolò Anfosso
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