Un'astinenza lunga 52 giorni. Finalmente si riparte. Finalmente torna l'Inter. Dopo le magre consolazioni delle 5 amichevoli disputate nel mese di dicembre, si ritorna a fare sul serio. E si riparte subito col botto. Inter-Napoli, per tutto l'ambiente nerazzurro, rappresenta già forse la partita della stagione. L'Inter, a -11 dalla capolista, ha a disposizione un solo risultato per riaprire qualsiasi discorso legato alla lotta scudetto. Un match da dentro o fuori con Inzaghi che avrà un Lukaku in più dalla sua parte, un Brozovic in meno e un Lautaro a "mezzo servizio". 

L'emozione però è grande, inutile nasconderla. I Mondiali sono stati avvincenti, per noi italiani la fine del 2022 però è stata massacrante senza la Nazionale in Qatar. Come se non bastasse la Serie A è poi anche uno degli ultimi campionati europei a ripartire e la voglia di tornare a riparlare con gli amici nei bar e nei gruppi di Whatsapp è immensa. Cosa attende l'Inter? Dal 4 gennaio al 4 giugno ci aspetta un tour de force di sei mesi: l'Inter aprirà il suo secondo mini campionato a San Siro contro il Napoli e lo chiuderà sul campo del Torino il 4 giugno. 

Se per lo scudetto ogni discorso è da riprendere al termine del big match di domani a San Siro, la squadra di Simone Inzaghi sarà comunque impegnata su altri tre fronti. La Supercoppa Italiana in palio il 18 gennaio contro il Milan rappresenta la grande occasione per centrare il primo trofeo stagionale. Il 10 sarà invece il turno dell'esordio in Coppa Italia agli ottavi contro il Parma, mentre tra febbraio e marzo sono in programma gli ottavi di Champions League contro il Porto. Ecco, forse proprio l'Europa rappresenta sicuramente il terreno più affascinante in cui l'Inter è chiamata a far capire a tutti di che pasta è fatta dopo aver superato il girone alle spalle del Bayern Monaco e davanti al Barcellona. Non resta ora che goderci il ritorno dell'Inter in campo e augurarci una seconda parte di stagione all'altezza delle aspettative. 

Sezione: Editoriale / Data: Mer 04 gennaio 2023 alle 00:00
Autore: Raffaele Caruso
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