Oggi è il giorno di Ajax-Roma e la Gazzetta dello Sport ha intervistato Andy Van der Meyde. L'ex nerazzurro oggi si improvvisa giornalista dopo una carriera troppo veloce. "Ho un format chiamato “In auto con Andy”. Chiacchiero con gente famosa, andiamo in giro per Amsterdam in macchina. Quando sono davanti le telecamere sono timidi, riservati, con me invece si aprono di più. Parliamo di tutto".

Con chi si è divertito di più?
"Dijks, Lukaku e Mido. Ora il mio amico Karsdorp".

Lei è mai stato vicino alla Roma?
"Nel 2005, dopo l’Inter. Niente di concreto però. Ho sfiorato anche la Juve. Mi voleva Capello, ma scelsi l’Everton".

E se le dico Inter?
"Mi viene in mente Highbury. Quel gol indimenticabile contro l’Arsenal in Champions. Il mio punto più alto in nerazzurro. Seguo sempre l’Inter, spero vinca lo scudetto".

Il compagno più forte?
"Adriano. A quei tempi era tra i migliori al mondo, e che sinistro. Ricordo allenamenti in cui diceva “ragazzi, la metto lì”. E ci riusciva. Un fenomeno assoluto, un po’ come Materazzi in difesa. Ogni tanto ancora ci sentiamo. Una volta gli feci un tunnel e non la prese bene".

Chiuda con un aneddoto.
"Prima di un derby il presidente Moratti ci disse che se avessimo vinto ci avrebbe dato 50 mila euro a testa come premio. Purtroppo perdemmo, ma lui per noi era come un padre".

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Sezione: Copertina / Data: Gio 08 aprile 2021 alle 08:49 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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