Rodrigo Palacio parla alla Gazzetta dello Sport e non possono mancare ampi riferimenti alla lunga parentesi in nerazzurro. "Al Boca ero più giovane e veloce, con meno esperienza, forse avrei potuto fare di più. In Italia sono cresciuto tanto a livello tattico, nel Genoa e nei primi due anni all’Inter ho giocato bene. Ma sa qual è la verità? Io non sono un campione, non sono un giocatore fortissimo. Però sono contento di quello che ho fatto. Mi dispiace non aver vinto nulla in Europa, ma vincere non è per tutti", dice con fin troppa umiltà il Trenza.

Capitolo Inter: il ricordo più bello?
"Il gol decisivo nel derby. Poi il gol allo Stadium quando finì 3-1 per noi: fummo i primi a vincere lì. Roba per pochi".

Boca-River è più Milan-Inter, in quanto derby, o più Juve-Inter, in quanto rivalità accesa?
"I tifosi dell’Inter vogliono soprattutto battere la Juve. Ma Boca-River è un’altra cosa: venti giorni prima i tifosi cominciano a parlare solo di quello. Quando vai in pullman allo stadio la pressione è pazzesca".

L’Inter andrà in Champions?
"Lotterà fino alla fine. Ha i mezzi per qualificarsi".

All’Inter una sera fece il portiere in Coppa Italia nei minuti finali contro il Verona. Le è ricapitato in allenamento?
"No no... E non avrei voluto nemmeno quella volta. Dopo l’infortunio di Castellazzi, Chivu aveva deciso di andare in porta, ma Stramaccioni gli disse che toccava a me o ad Alvarez. Ricky non se la sentiva e io accettai per fare un favore a lui. Per fortuna andò tutto bene".

Sezione: Copertina / Data: Gio 25 gennaio 2018 alle 10:13 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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