L'addio imprevedibile e improvviso addio di Romelu Lukaku all'Inter ha letteralmente dato il via a un autentico valzer di attaccanti a livello internazionale, che potrebbe coinvolgere non poco anche i nerazzurri. La clamorosa indiscrezione del Times, secondo cui ci sarebbe accordo per il trasferimento al Tottenham di Lautaro Martinez per 70 milioni di euro più 20 di bonus, è già stata smentita da Viale della Liberazione dove il Toro viene considerato incedibile e si punta a rinnovargli il contratto. Ma lo era anche Big Rom, quindi sarebbe saggio chiudere definitivamente questo capitolo? Dal suo punto di vista, la dirigenza lo ha fatto definendo chiuso il mercato in uscita, anche perché sarebbe assurdo cancellare la LuLa nella stessa sessione di mercato. Perciò è giusto rimanere ottimisti, per quanto se il Tottenham facesse sul serio e alzasse il tiro dal punto di vista economico, la proprietà farebbe le sue valutazioni come accade in questi casi. Anche perché resta viva la questione rinnovo per Lautaro, che ha contratto in scadenza nel giugno 2023 a 2,2 milioni a stagione e al momento le discussioni con il club sono ferme.
Il suo agente Alejandro Camano continua a ribadire che Martinez è felice a Milano ma in tempi non sospetti ha ammesso di non aver fretta di firmare un nuovo accordo. Una nonchalance che preoccupa in Viale della Liberazione, perché con l'avvicinarsi della scadenza del contratto il valore di mercato dell'attaccante diminuisce agli occhi di potenziali acquirenti. Una bomba da disinnescare in casa nerazzurra, dove c'è la volontà di blindare Lautaro che però si aspetta un trattamento economico da top (7-7,5 milioni di euro a stagione). Esattamente quello che, su input della proprietà, oggi la dirigenza non può garantirgli a causa del taglio dei costi.
In questo contesto, almeno sulla carta, non può essere smentito con fermezza e convinzione un addio anticipato di Martinez, anche perché il Tottenham fa sul serio e in caso di cessione di Harry Kane (più che probabile a questo punto) gli Spurs avrebbero la forza economica per far crollare le resistenze della proprietà nerazzurra (non della dirigenza, che dopo l'addio di Lukaku ha abbondantemente raggiunto il target finanziario imposto) e strappare all'Inter anche il Toro. Il quale, comunque, in sintonia con le dichiarazioni dell'agente non ha mai manifestato il desiderio di lasciare Milano, in particolare per un club non considerato di prima fascia a livello internazionale.
Fabio Paratici, direttore sportivo del Tottenham, si sta muovendo da tempo per trovare l'erede di Kane e come al solito lavora su più tavoli. Due di questi sono proprio Lautaro e Mauro Icardi, che con l'arrivo di Lionel Messi potrebbe lasciare il Paris ed è un vecchio pallino del manager ex Juventus. Il 10 dell'Inter invece gli ricorda molto Carlos Tevez e viene considerato l'erede ideale del bomber inglese, prossimo sposo del Manchester City. E se fosse solo una questione di soldi, non sarebbe difficile soddisfare le valutazioni dei club di appartenenza e dei diretti interessati.
Icardi però è un nome in cima alla lista della Roma per sostituire il partente Edin Dzeko, ormai destinato a vestire la maglia nerazzurra dopo aver accettato l'offerta di un biennale. José Mourinho vorrebbe avere il sostituto del bosniaco prima di liberarlo, ma la sensazione è che le tempistiche non combaceranno e il Cigno di Sarajevo sarà a Milano prima che qualcuno prenda il suo posto auto a Trigoria.
Il suo agente Alejandro Camano continua a ribadire che Martinez è felice a Milano ma in tempi non sospetti ha ammesso di non aver fretta di firmare un nuovo accordo. Una nonchalance che preoccupa in Viale della Liberazione, perché con l'avvicinarsi della scadenza del contratto il valore di mercato dell'attaccante diminuisce agli occhi di potenziali acquirenti. Una bomba da disinnescare in casa nerazzurra, dove c'è la volontà di blindare Lautaro che però si aspetta un trattamento economico da top (7-7,5 milioni di euro a stagione). Esattamente quello che, su input della proprietà, oggi la dirigenza non può garantirgli a causa del taglio dei costi.
In questo contesto, almeno sulla carta, non può essere smentito con fermezza e convinzione un addio anticipato di Martinez, anche perché il Tottenham fa sul serio e in caso di cessione di Harry Kane (più che probabile a questo punto) gli Spurs avrebbero la forza economica per far crollare le resistenze della proprietà nerazzurra (non della dirigenza, che dopo l'addio di Lukaku ha abbondantemente raggiunto il target finanziario imposto) e strappare all'Inter anche il Toro. Il quale, comunque, in sintonia con le dichiarazioni dell'agente non ha mai manifestato il desiderio di lasciare Milano, in particolare per un club non considerato di prima fascia a livello internazionale.
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