Riassunto degli "strafalcioni" arbitrali precedenti: ma nessun corposo dossier, per carità! Ci si vuol limitare ad una lista spartana - giusto 3 episodi - ma condita da un po' di sana ironia, mica con olio e aceto... Tipo quella della spesa, tanto per intendersi: pane, latte, pasta e caffè. Ah, già: bisogna ricordarsi di aggiungere gli assorbenti. C'è pur sempre qualche presenza femminile smemorata in casa... Ma se tifa Inter, si è disposti a perdonarle tutto.

È successo allora che: 1) A Monza hanno tolto ai nerazzurri un gol valido di Acerbi: quello del possibile e definitivo 1-3 e prima del beffardo 2-2 finale con autogol di Dumfries al 93°. Solo perchè un tale col fischietto - di nome Juan Luca (ehhh!) Sacchi (ah, ecco!) - aveva deciso di infilarselo in bocca e di insufflargli, anzitempo, aria non fidandosi evidentemente dell'apposita tecnologia. Una "premura" che, di solito, si ravvisa in chi viene colpito da un attacco di dissenteria acuta...

2) A Milano, in Inter-Juve di campionato, per riuscire a convalidare il gol della vittoria bianconera viziato da ben 2 palesi tocchi di braccio/mano di Rabiot e Vlahovic, è andata in scena una rappresentazione tuttaltro che iconografica. Quelle delle tre scimmie sagge - tanto care al shintoismo nipponico - del principio proverbiale "Non vedo, non sento, non parlo". Anzi, no: perché il designatore Rocchi ha parlato, proclamando urbi et ORBI (qualche criptica ammissione postuma?) che l'arbitro Chiffi - solo Daniele per il gotha degli omonimi Orsato e Doveri... - è stato promosso a pieni voti: non più solo - e già dal 2022 - fischietto internazionale(ma che, ci vogliono anche perculare?), bensì prossimamente pure INTERgalattico (ed insistono anche!).

3) A Torino, in Juve-Inter di Coppa Italia, al di là dell'1-1 finale, pesa molto - in ottica semifinale di ritorno - il referto dell'arbitro Massa che ha poi messo il giudice sportivo nelle condizioni di privare i nerazzurri - "sorvolando" sulla sanzione comminata ad Handanovic, di fatto un panchinaro (che non ha resistito alle provocazioni di Cuadrado) - di un "pezzo da 90" come Lukaku. Mica per niente Romelu, temendo che all'Inter se ne potessero dimenticare, si è fatto stampigliare quel numero sulla maglia... Infatti sarebbe una leggenda metropolitana quella secondo la quale il 9 era già occupato dal bosniaco Edin. Anche perché Lukaku non è Ronaldo (il Fenomeno), così come Dzeko non assomiglia per niente a Zamorano (1+8, do you remember?).

Tornando alla gara, per dirla con Paolo Condò, "(...) c'è stata una gazzarra partita da un equivoco dell'arbitro che non ha capito che Lukaku stava rispondendo a insulti razzisti dalla curva e ha pedissequamente applicato il regolamento senza rendersi conto che la motivazione rendeva il giocatore molto più vittima che colpevole". Sintesi perfetta. Solo che ad urtare la suscettibilità nerazzurra resta quel pedissequamente, ossia un avverbio che pone il quesito circa quanti modi differenti potrebbe avere la classe arbitrale nostrana per applicare il regolamento. La risposta si troverebbe tout court nella meteorologia: un po' come prevedere la quantità di pioggia che può comportare una precipitazione. Che, infatti, fa rima con applicazione (del regolamento): assente, debole, moderata, forte, abbondante, consistente...

Per la commisurazione al regolamento pallonaro di pioviggine, rovescio e nubifragio, nonché per la collocazione in tabella di "pedissequa" occorrerà per forza chiedere lumi a mastro Rocchi che, come "racconta chi frequenta quotidianamente" (cit. della rosea...) Sportilia - sede del ritiro precampionato degli arbitri - in tanti riconoscono con lo pseudonimo bonario di "Colonnello Bernacca"...

Orlando Pan

Sezione: Calci & Parole / Data: Ven 07 aprile 2023 alle 16:28
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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